Presidenza Cassa del Trentino: il rettore Collini faccia chiarezza

L’interrogazione presentata dal consigliere Degasperi a proposito della nomina del professore G.C. a Presidente di Cassa del Trentino spa, per verificare la presenza dell’autorizzazione dell’Università non ha mancato di suscitare reazioni che hanno contribuito a gettare nuova luce sulla questione: «Le parole del rettore Collini – spiega Degasperi – sembrano confermare come la vicenda dell’autorizzazione a svolgere la ben remunerata attività di Presidente di Cassa del Trentino sia ancora piuttosto fumosa. Il rettore cita un parere dell’Avvocatura dello Stato di cui sarebbe interessante per i cittadini conoscere le conclusioni, parla di «dubbi» evidentemente non ancora fugati e specifica che «non è impossibile che il professore svolga questi ruoli». Ma glissa sulla questione principale , non chiarendo se, al momento della nomina da parte della Provincia, l’Università avesse rilasciato l’autorizzazione. Perché se così non fosse e ciò risultasse ufficialmente, la nomina del presidente di Cassa del Trentino, risalente al 30 aprile scorso, sarebbe avvenuta fuori dalle prescrizioni del D.Lgs. 165 che prevede specifiche sanzioni in caso di inadempimento, a cominciare dalla nullità dell’atto. Mi permetto quindi di invitare il rettore Collini a fare chiarezza rendendo pubbliche le risultanze del lavoro dell’Avvocatura oltre, naturalmente, alla più volte richiamata autorizzazione».

Cons. prov. Filippo Degasperi
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle