Rossi vs insegnanti: adesso si vuole ignorare anche il Consiglio di Stato?

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«Nuovo capitolo della guerra che la scuola trentina targata Ugo Rossi sta combattendo con ogni mezzo contro i suoi insegnanti. Se lo scorso 4 agosto il Consiglio di Stato aveva sancito la disfatta dei legulei provinciali ribadendo che i titoli di studio valgono allo stesso modo in ogni parte del territorio nazionale, già il giorno successivo era partita la controffensiva, parole d’ordine: far finta di niente e tirare dritto. Così il 5 agosto veniva creato un elenco aggiuntivo per gli insegnanti di sostegno cui potevano accedere gli iscritti alla graduatoria provinciale per titoli. Da esso restavano esclusi 26 insegnanti precari trentini specializzatisi a maggio grazie ad un apposito concorso ministeriale, richiesto ed ottenuto dallo stesso Trentino. Ma non solo. Siccome in guerra bisogna anche sapersi muovere con circospezione si pensava bene di aprire i termini per iscriversi a questo elenco aggiuntivo solo dal 9 al 16 di agosto garantendo 6 giorni effettivi per inviare la richiesta col week end di ferragosto in mezzo. Gli insegnanti, messi sul chi va là dai continui tentativi di lasciarli a casa, presentavano però lo stesso le proprie iscrizioni. Conseguenza: a oggi restano privi di informazioni sul proprio destino. Se infatti è chiaro che la sentenza del Consiglio di Stato va applicata, i movimenti degli uffici provinciali non sembrano far presagire nulla di buono e fanno pensare che la loro risposta alle legittime richieste degli insegnanti sia quella di obbligarli ad un nuovo ricorso, puntando sul fatto che esso risulterà molto più pesante e difficile da gestire per delle persone normali che devono lavorare per mantenersi piuttosto che per le istituzioni provinciali sovvenzionate a forza di tasse.

Il M5S Trentino sostiene la battaglia di questi insegnanti ed ha quindi presentato un’apposita interrogazione per chiarire quali siano le reali intenzioni della Provincia nei loro confronti. Il silenzio che circonda la loro posizione è intollerabile, che almeno la Provincia si degni di dire loro se siano o meno inclusi nelle graduatorie ed eventualmente in quale posizione. Se non lo fossero si dica anche chiaro che si vuole buttare una volta di più il denaro dei contribuenti per intentare l’ennesima battaglia legale contro dei docenti trentini che come negli altri casi analoghi finiranno col vincerla»

Cons. prov. Filippo Degasperi
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle