Veleni fuori controllo, è ora di dire basta

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E’ stato molto partecipato il presidio di ieri alle 18.00 sotto il palazzo della Regione per gli aggiornamenti sulla circonvallazione ferroviaria, sugli inquinanti a Trento Nord e sul Piano di Utilizzo delle Terre di Scavo che saranno in parte depositate nelle cave di Camparta, a Meano, incombendo sull’ Avisio e sulla falda dell’acquedotto storico di Lavis, oltreché nel Vanoi a ridosso dell’ omonimo incontaminato torrente, a Civezzano e ad Acquaviva…
Un disastro annunciato per filo e per segno dai numerosi attivisti che hanno preso il microfono ieri.

I fatti, inconfutabili, elencati dai relatori devono tenere alta l’attenzione su tutta la partita del bypass e sulle ricadute negative sull’ambiente e sulla salute della cittadinanza, non solo della città di Trento, ma anche di tante altre zone del Trentino, “La farfalla avvelenata”, come l’hanno definita Andrea Tomasi e Jacopo Valenti nell’ omonimo libro edito nel 2012.

La nostra Provincia, decantata dagli spot pubblicitari con enfasi: “Respira… sei in Trentino” è diventata tristemente famosa per traffico di rifiuti tossici, fumo, diossina, per controllori che non controllano, per l’ambiente e la salute a rischio; insomma un territorio incontaminato solo in… apparenza !

E tutto sembra un copione del prossimo disastro ambientale, di portata molto maggiore, che avrà il suo culmine nel progettato bypass, una grande opera che renderà la farfalla e i suoi abitanti ancora più avvelenati.

“BASTA VELENI” intima perentorio un cartello verticale sostenuto dai palloncini colorati che fa le bizze sospinto dal venticello nel cielo azzurro e assolato sopra i palazzi del potere.

Oggi risuonano ripetuti dai tg nazionali e locali i moniti del Presidente Mattarella in visita a Stava nella ricorrenza dei 40 anni dal disastro della diga del Prestavel: “…Un modo sbagliato di anteporre il profitto alla sicurezza dell’ambiente e della popolazione”..”La montagna e le sue risorse non devono essere sfruttate senza ritegno”….”Non è stata la natura ad uccidere, ma l’incuria e la mancata vigilanza di chi ne aveva la responsabilità…” Parole che sono un triste presagio di ciò che si sta perpetrando tra Trento Nord e Trento Sud dove tonnellate di rifiuti tossici letali finora (mal) custoditi nelle viscere della terra verranno alla luce provocando un inquinamento senza paragoni.

Tuonano i relatori dal microfono: “I soldi destinati a quest’opera inutile e dannosa devono essere spesi per la bonifica, iniziando dalla barriera idraulica a sud delle ex Sloi e della Carbochimica”
Ma le istituzioni sono sorde ai nostri accorati appelli e le parole del capo dello Stato sono solo retorica e restano inascoltate, mentre il sindaco Ianeselli, ciarliero e ridente ripete lo slogan che “Amare Trento (e il bypass da lui sostenuto con determinazione) lo fa star bene”..!

A cura del Comitato di Redazione

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