Ad Agorà (Rai3) va in onda un altro scandalo trentino: quello delle opere incompiute

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Ennesima figuraccia per il Trentino davanti ai milioni di telespettatori della TV nazionale: dopo lo scandalo dei vitalizi d’oro e il caso Daniza, ecco un’altra occasione per far parlar male della nostra Provincia e della nostra Autonomia: ad Agorà, trasmissione cha va in onda su Rai3 dalle 8 alle 10 del mattino è appena stato proposto un servizio sulle opere incompiute, costruite o acquistate e poi abbandonate dalla provincia di Trento. Ex Montecatini Alumetal di Mori, ex Anmil di Rovereto, impianto ex Sav di Villa Lagarina, ex Caserme alle Viote del Bondone, gli ex padiglioni Gil di Candriai, Marsilli e ex Gallox di Rovereto, Artigianelli di Susà, Hotel Panorama di Sardagna, ex Villa Rosa di Pergine, scuola del Tonale, ex ostello di Trento, asilo di via Manzoni, ex centro di salute mentale di via Petrarca, Idroland a Baitoni, auditorium di Storo, nuovo macello di Rovereto, ex distillerie Cipriani di Chizzola. L’elenco purtroppo è lungo e racconta di un enorme spreco di soldi pubblici, investiti nella costruzione di opere faraoniche mai utilizzate e abbandonate al più totale degrado, spesso frutto di bancarotte finanziate anche da gruppi bancari leader e rinomati della nostra Provincia e Regione. Spreco di soldi pubblici e consumo inutile di suolo e di ambiente, che si svaluta e rimane compromesso in maniera pressoché irreversibile.
Secondo la Provincia di Trento, però, va sempre tutto bene. Infatti, guardando sul pubblico registro elettronico SIMOI (Sistema Informativo Monitoraggio Opere Incompiute) del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a cui per legge bisognerebbe comunicare la lista delle opere incompiute, in Trentino di questi ecomostri non c’è traccia. Noi avevamo sollevato da tempo il problema (qui le due interrogazioni di Degasperi: una sull’anomalia dell’assenza dal pubblico registro elettronico, l’altra sull’ex ANMIL di Rovereto, tra le più vistose opere incompiute), ma la politica locale, come sempre, ha fatto finta di nulla. Ma adesso ecco che arrivano le TV nazionali a scoperchiare il pentolone. Chissà che idea si saranno fatti i milioni di italiani che hanno visto il servizio di Agorà su come la Provincia autonoma di Trento gestisce il denaro pubblico. Certamente non buona, e usiamo un eufemismo.
Ciò che colpisce è che chi ha la responsabilità di aver dilapidato milioni di euro pubblici non pagherà in alcun modo per le sue scelte: se un privato sbaglia un investimento ci rimette di tasca propria, col denaro di tutti invece si possono letteralmente buttare via decine di milioni di euro e continuare imperterriti a fare le stesse cose senza conseguenze.

Riccardo Fraccaro (deputato M5S), Filippo Degasperi (consigliere provinciale M5S) e tutto il MoVimento 5 Stelle del Trentino