Per la Provincia meglio finanziare alberghi che assistere gli anziani

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Venerdì scorso il presidente Ugo Rossi ha annunciato tagli per 1,3 milioni di euro per l’assistenza nelle Rsa, sia pubbliche che private. «Un taglio dell’1% – ha dichiarato Rossi a L’Adige – distribuito sulle 54 case di riposo vuol dire circa 20 mila euro in meno che ci aspettiamo che riescano a risparmiare abbattendo i costi fissi e migliorando l’efficienza invece di aumentare le rette».

Anche se solo per l’1%, la Provincia riduce il suo impegno per il welfare, settore che dovrebbe conservare una posizione assolutamente prioritaria nell’agenda della politica.

Al contrario, prosegue senza indecisioni l’intromissione nelle attività economiche.

Il 26 novembre infatti si legge come l’assessore al turismo Michele Dallapiccola abbia stretto due accordi di ristrutturazione ed ampliamento di altrettante realtà alberghiere. L’Hotel Savoy di Passo Carezza (agevolazione provinciale del 20% a fondo perduto su una spesa ammessa di 7 milioni 74 mila 69 euro = 1 milione 414 mila 814 euro) e l’edificio meridionale dell’ex convento delle suore di clausura ad Arco da trasformare in un albergo 4 stelle Superior (20% su spesa ammessa di 6 milioni 76 mila 469 euro = 1 milione 215 mila 294 euro).

Quindi, non ci sono 1,3 milioni di euro per assistere i nostri anziani ed aiutare le loro famiglie ma si trovano senza difficoltà 2,6 milioni di euro da regalare ad imprenditori privati per sviluppare iniziative alberghiere in zone già iper presidiate come Valle di Fassa e Alto Garda?