Cassa del Trentino: perché l’Università non risponde a Degasperi?

Sulla legittimità della nomina del professore Cerea a presidente di Cassa del Trentino continuano a permanere dubbi. Per questo, come spiega lo stesso Degasperi: «Nei giorni scorsi ho sollecitato l’Università di Trento, nella persona del rettore Collini a fare chiarezza sulla posizione del professor Cerea. Carte alla mano per ricoprire il ruolo di presidente di Cassa del Trentino egli necessita della preventiva autorizzazione dell’Università, che stando a quanto capiamo dalle parole dello stesso rettore riportate dal quotidiano “Corriere del Trentino”, non sarebbe stato ancora rilasciato. Se la mancanza dell’autorizzazione risultasse confermata, la nomina sarebbe legittima? E come avrebbe potuto la Provincia confermare l’incarico senza verificare il possesso dell’autorizzazione? La questione è di fondamentale importanza e richiama l’assoluta necessità di trasparenza nelle nomine delle controllate provinciali, specie se, come nel caso di Cassa del Trentino, esse muovono ingentissime masse di denaro pubblico. E si badi bene, chiarire i fatti in questo caso non sembra presentare grandi difficoltà: il rettore Collini, che rappresenta un’istituzione basata sul principio di Verità, può facilmente dissipare ogni dubbio mostrando l’autorizzazione rilasciata per il triennio 2015/2017 e copia del parere richiesto dall’Università di Trento all’Avvocatura dello Stato. O questi documenti esistono o non esistono, non ci sono vie di mezzo. Di certo esistono delle mie specifiche richieste di accesso agli atti all’Università di Trento in merito, che però ad oggi non sono state ritenute degne di risposta. Per questo mi vedo costretto ad insistere in forma pubblica affinché si provveda a fugare ogni dubbio in merito alla questione, prima che quelli che oggi sono semplici indizi si trasformino, vox populi, in prove».

Cons. prov. Filippo Degasperi
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle