Depuratore Aquaspace, possiamo fidarci?

«Ne prendiamo atto, non possiamo che fidarci (?)

Il 26 novembre scorso Filippo Degasperi presenta una interrogazione in Consiglio Provinciale chiedendo come mai la ditta Aquaspace abbia l’autorizzazione a trattare rifiuti che non è in grado di trattare.
Il giorno dopo presento una interrogazione in Comune chiedendo al Sindaco i suoi intendimenti riguardo al pericolo ambientale potenziale ed incombente.
Abbiamo poi saputo a mezzo stampa che la ditta in questione ha deciso, autonomamente in quanto legalmente avrebbe potuto farlo, di non trattare i suddetti rifiuti industriali.
Presumibilmente non li ha trattati in quanto sarebbe stata scoperta dalle analisi del depuratore roveretano e quindi sarebbe incorsa in guai ben più seri di due interrogazioni consiliari.
Casualmente la ditta Aquaspace chiede a SAVA di ritirare le autorizzazioni oggetto di interrogazione e «per via breve» (così leggiamo sui giornali) afferma di non aver mai sfruttato quella possibilità di business.
Con una telefonata si risolve tutto?
Dopo aver creato una bomba ecologica potenziale, una volta scoperti non ritirano d’ufficio le autorizzazioni, dopo che qualche consigliere a cui sta a cuore la salute ambientale del territorio se ne è accorto, ma aspettano che sia la stessa azienda a chiedere lo stralcio.
Un errore di valutazione grave della macchina provinciale o una gestione politica poco limpida?
Il consigliere Degasperi ha detto giusto: «Ci dicono che non c’è stato rischio ambientale. Ne prendiamo atto, non possiamo che fidarci.»
Aggiungerei un punto interrogativo…ci possiamo fidare fino al prossimo errore?
Personalmente rimango in attesa della risposta alla mia interrogazione.»

Paolo Vergnano
MoVimento 5 Stelle Rovereto