Discarica Sardagna: Vignaroli scrive ad Andreatta perché chiarisca come intende operare.

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“A dicembre scorso la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo l’articolo 86 ter della legge provinciale 2011, in materia di regolarizzazione dello smaltimento di rifiuti, che il Comune di Trento aveva tentato di utilizzare per sanare la discarica abusiva di Sardagna. Il sindaco Andreatta continua a violare la pronuncia della Consulta, pensando di riattivare la discarica per soddisfare gli interessi della Sativa srl a danno dei cittadini. Per questo, il 10 aprile scorso il M5S ha effettuato dei sopralluoghi nel sito con il vicepresidente della Commissione bicamerale ciclo illecito rifiuti, Stefano Vignaroli, che ha appena inviato una lettera ad Andreatta chiedendogli conto della sua scellerata amministrazione”. Lo dichiarano in una nota congiunta il deputato del MoVimento 5 Stelle Riccardo Fraccaro, il consigliere provinciale Filippo Degasperi e il candidato sindaco di Trento Paolo Negroni. “Le minacce alla salute pubblica – aggiungono – non si possono nascondere sotto il tappeto, come Andreatta ha intenzione di fare riprendendo i conferimenti al fine di coprire il sito con la scusa dell’urgenza. Sono anni che l’amministrazione comunale alimenta questa situazione, ora vorrebbe procedere senza nemmeno un bando di gara e con un incarico diretto alla Sativa. Il Comitato di Sardagna per la Salvaguardia e Tutela della Salute e del Territorio è rimasto inascoltato da troppo tempo, ora che la discarica è sotto la lente della Commissione d’inchiesta sui rifiuti il sindaco uscente si assuma la responsabilità del ruolo che ricopre e risponda alle istanze della cittadinanza: ha il dovere di avviare immediatamente un piano di bonifica e ripristino ambientale del sito. Poi Andreatta tolga pure il disturbo, il nostro territorio merita di essere amministrato e valorizzato da cittadini competenti. Il M5S vigilerà attentamente sulla vicenda – concludono i portavoce a 5 stelle – per garantire l’assoluta trasparenza, assicurare la tutela dell’ambiente e salvaguardare la salute della collettività”.

In allegato la lettera inviata il 29 aprile 2015 al sindaco della città di Trento Alessandro Andreatta.