Gassificatore di Mori: rischi reali per la salute e l’ambiente. Bisogna puntare su «rifiuti zero»

«Le rassicurazioni di Gianmaria La Porta, amministratore delegato di Sofc Syngas, secondo cui le emissioni del gassificatore non rappresenterebbero un pericolo, non ci tranquillizzano nemmeno un po’. Troviamo, anzi, oltremodo fuori luogo il ricatto occupazionale a cui La Porta fa ricorso. La crisi e la carenza cronica di lavoro sono problemi reali ed è sbagliato, oltre che pericoloso, fare leva sui bisogni urgenti dei cittadini pur di far passare un progetto potenzialmente pericoloso. La salute della popolazione non è negoziabile». Il deputato Riccardo Fraccaro e i consigliere comunali Renzo Colpo e Nicola Bertolini del MoVimento 5 Stelle rigettano con forza le affermazioni dell’amministratore delegato di Sofc Syngas, apparse oggi sulla stampa.

«Adesso La Porta sostiene che le emissioni del gassificatore sarebbero state entro i limiti di legge. Non è questo il tema dei nostri rilievi: il progetto è stato grossolanamente spacciato come «emissioni Zero» quando invece analisi fatte sugli stessi dati forniti dalla Sofc Syngas, evidenziavano un notevolissimo peggioramento della qualità dell’aria, oltre a tutte le conseguenze sanitarie, ambientali e paesaggistiche derivanti dalla presenza di un impianto come quello proposto sul nostro territorio che Sofcsyngas non considera. Ricordiamo anche al dottor La Porta che per quanto riguarda le nanoparticelle, allo stato attuale non esiste una letteratura scientifica sufficientemente ampia e documentata che ne evidenzi gli effetti a lungo termine sulla salute umana. Su tutte queste cose non c’è stata la benché minima risposta».

I portavoce pentastellati concludono precisando che «non c’è stata alcuna manipolazione dell’opinione pubblica e nemmeno un “no” preconcetto. L’opposizione a questo impianto è, anzi, derivata dallo studio attento e circostanziato dei dati forniti dalla società. Un lavoro non politico, ma portato avanti da un comitato spontaneo e trasversale di cittadini. E il risultato è un risultato dei cittadini. Non è questa la strada da intraprendere per la gestione dei rifiuti e la situazione di «anoressia» dell’inceneritore di Bolzano ne è un esempio lampante: bisogna puntare decisi verso la riduzione, il riuso e il riciclo. La parola d’ordine non è «inceneritori», ma “rifiuti zero”».

Riccardo Fraccaro, Renzo Colpo, Nicola Bertolini

Fonte: Gassificatore di Mori: Rischi reali per la salute e l’ambiente. Bisogna puntare su «Rifuiti Zero»