ITEA, Panizza ci riprova ma il Consiglio non ne sa nulla

Il M5S critica i reiterati interventi del senatore Franco Panizza impegnato in trattative unilaterali con il Governo nel tentativo di porre rimedio al dramma di ITEA SpA che oggi, a causa di scelte improvvide, si ritrova soggetta ad una tassazione che trasferisce a Roma l’80% del risultato della gestione.

Tali iniziative mostrano la scarsa considerazione per le parole dell’assessore Daldoss che il 15 Luglio scorso, in occasione della discussione della mozione M5S per riportare in Consiglio Provinciale la questione ITEA e la difficile situazione dell’edilizia sociale nella nostra provincia, rispondeva rassicurando l’aula sul fatto che la discussione sarebbe stata riportata presto in Consiglio.

In questo caso in cui, grazie alla tecnologia della diretta video, “scripta volant, verba manent“, sarebbe opportuno che l’assessore Daldoss si confrontasse con il senatore Panizza e la maggioranza per capire quali altre invenzioni, dopo la tassazione delle bottiglie di plastica proposta inizialmente, si pensi di presentare al Governo pur di riuscire a sanare l’unico caso italiano di ente di edilizia popolare trasformato in SpA e a coprire le colpe di chi ha permesso la trasfusione di risorse milionarie dalle casse provinciali a quelle statali.

Da ultimo l’invito ai parlamentari trentini a prepararsi per trovare la soluzione anche al caso Cassa del Trentino che, con un peso del fisco passato dal 38% del 2010 al 63% del 2013, sta seguendo le orme di ITEA.

Sarebbe il momento di prendere atto che società per azioni come ITEA e Cassa del Trentino, con buona pace dei consulenti e delle loro parcelle, sono strumenti inadeguati per raggiungere gli obiettivi per cui erano stati pensati.

La soluzione per ITEA è semplice: l’istituto deve smettere le vesti di società lucrativa e tornare a quelle di ente pubblico. Senza sotterfugi.

Filippo Degasperi, Riccardo Fraccaro