La Giunta messa alle corde dall’opposizione: NO ai tagli alle mammografie, STOP ai tagli continui alla Sanità trentina

Nel dibattito sulle decisioni e sulla revisione degli investimenti voluti della Giunta per il servizio delle mammografie, oggetto della risoluzione ottenuta e discussa nella seduta consiliare di ieri grazie a un duro pressing dell’opposizione (incluso il M5s), Degasperi sollecita fortemente la condivisione dei processi decisionali della Giunta in tema di Sanità perché i cittadini sono gli utenti dei servizi sanitari, sulla pelle dei quali si pagano le conseguenze delle scelte calato dall’alto. Come si può pensare di non prescindere dal loro coinvolgimento quando nella Sanità sono investiti 1,3 miliardi di euro, pari ad un terzo del bilancio provinciale? Il pensiero e la voce dei cittadini, allo stesso tempo contribuenti e utenti, finanziatori e destinatari dei servizi sanitari, devono trovare spazio nelle scelte sulla destinazione dei fondi e sull’allocazione delle risorse nella sanità trentina.

Degasperi interviene anche sul problema dei limiti territoriali alle mammografie che la Giunta vorrebbe obbligare a eseguire solo a Trento e a Rovereto. L’interesse allo screening e alla prevenzione deve essere anteposto ad altri scopi non a vantaggio della salute dei cittadini. Allo stesso tempo non si possono trascurare le difficoltà della mobilità e dei costi dei cittadini che devono raggiungere quei due centri urbani. La decisione a senso unico di tagliare costi della Sanità senza un ragionamento condiviso coi veri destinatari delle politiche sanitarie e allargato a tutti gli aspetti che influenzano la vita di quei cittadini, territoriali e sociali, costituisce l’ennesimo atto di superbia dissennata della Giunta.