Scandalo opere incompiute «nascoste» in Trentino: l’ex ANMIL docet

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Al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti bisognerebbe comunicare la lista delle opere incompiute.
Il condizionale è d’obbligo perché, mentre le Regioni e la Provincia Autonoma di Bolzano inviano tali informazioni, la nostra Provincia può «vantare» il primato di non averne nemmeno una. Questo è ciò che testimonia il pubblico registro elettronico SIMOI (Sistema Informativo Monitoraggio Opere Incompiute, .
Com’è possibile quest’anomalia?
Sui quotidiani locali, anche recentemente, l’opinione pubblica osserva da anni edifici incompiuti e abbandonati, spesso frutto di
bancarotte finanziate anche da gruppi bancari leader e rinomati della nostra Provincia e Regione. Si continua a consumare suolo mentre, allo stesso tempo, si assiste a contraddittorie dichiarazioni di riutilizzare l’esistente. Intanto degli eco-mostri si parla poco, anzi la politica locale evita cautamente di citarli.
Per questi motivi il M5S ha depositato due interrogazioni: una che chiede l’anomalia del vuoto della nostra Provincia nel registro nazionale delle opere incompiute; la seconda che intende far luce sulla ex ANMIL di Rovereto, una delle opere incompiute più vistose del Trentino.


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