Sull’affaire vitalizi il M5S difende l’onore della Regione

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“Abbiamo appreso oggi che la Regione Trentino Alto Adige ha deciso di non costituirsi parte civile nel procedimento penale relativo alla nota riforma dei vitalizi del 2012. L’ente Regione e la nostra Autonomia rischiano di uscire seriamente screditati dalla mancanza di chiarezza da parte dei suoi vertici, per questo noi consiglieri del M5S abbiamo deciso di metterci la faccia e di non tacere sulla questione dei vitalizi; i cittadini devono sapere che c’è ancora chi li rappresenta e non accetta si faccia sempre il contrario di quello che si proclama nella campagna elettorale di turno”. Così Filippo Degasperi nello spiegare le ragioni che hanno indotto lui e Paul Köllensperger a costituirsi parte civile nel processo penale contro Rosa Thaler ed i suoi collaboratori per la faccenda dei vitalizi.

“Secondo la procura”- continua Degasperi – “era stato messo in piedi un vero e proprio sistema volto a raggirare la Regione, una cosa di una gravità eccezionale, che richiederebbe reazioni ben più energiche delle generiche prese di distanza fatte dai nostri amministratori solo quando era diventato impossibile far passare lo scandalo sotto silenzio. Abbiamo chiesto che ciascuno dei nostri eletti in regione sia risarcito con 15 mila euro. Soldi che, nel caso ci fossero riconosciuti, non terremo per noi ma che verseremo al fondo per il microcredito alle imprese. La scelta consegue alla consapevolezza che ogni Consigliere rappresenta l’intera Regione. E se i consiglieri dei partiti sui vitalizi si indignano solo a parole ma al momento di essere conseguenti spariscono, noi agiamo con coerenza. Poi certo, si può ben dire che si aspetta la corte dei conti. Strano però che quando il M5S ha cercato di abolire gli anticipi dei vitalizi ricorrendo al TAR i rappresentanti della Regione non ci abbiano pensato nemmeno un secondo a costituirsi parte civile contro di noi (ed in difesa della cosiddetta Riforma del 2012) utilizzando i denari dei contribuenti. La verità è che al di la delle parole è evidente chi sta dalla parte dei beneficiati del vitalizio e chi sta dalla parte dei cittadini”.

Ufficio stampa M5S trentino