Il progetto civico valdughiano fallito prima ancora di partire

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In due anni di consiliatura comunale non ho visto stravolgimenti particolari nel modo di gestire la città.
Sempre un occhio di riguardo per la gestione privatistica dei beni pubblici, sempre la stessa politica nella gestione dei servizi primari.
Certo sono cambiati i soggetti, ma il metodo non è differente. L’affare palestra Barattieri ne è un esempio massimo, ma non possiamo dimenticare la Scuola Musicale Zandonai o le farmacie comunali…per non parlare dell’acquedotto.
Tutti beni pubblici comunali che più volte il Sindaco, e molti esponenti della sua coalizione, ha affermato voler gestire in armonia con le ipotesi provinciali.
Infatti la paventata ipotesi di un progetto civico alternativo al csx-autonomista si è stemperato nella richiesta di confluirvi. Evidentemente sanno di avere punti di contatto sostanziali. Li possiamo evidenziare nelle privatizzazioni selvagge dei servizi pubblici e nella lotta al principale movimento creato da basso nazionale, il Movimento 5 Stelle.
Continuità con uno sguardo al passato trasformista di un Dellai che ci ha regalato nel tempo la magnadora e il finanziamento.
Per questo abbiamo chiesto a Riccardo Fraccaro riguardo le piroette dell’ex governatore che ci dice “Peggio dei partiti oggi ci sono solo le finte liste civiche a supporto dei partiti. Troppo spesso a livello comunale assistiamo ad un gioco finalizzato solo a ingannare l’elettore: politici che si presentano come civici per nascondere il partito a cui in realtà appartengono e che orami i cittadini sdegnano. Il progetto di Valduga appare esattamente il tentativo di portare questo inganno dal comunale al provinciale. Non sorprendono a tal proposito i dichiarati contatti tra il sindaco di Rovereto e il principe Dellai. La Democrazia Cristiana evidentemente è ancora al lavoro per garantire che la cose rimangano come sono per il benessere dei soliti noti.”
Civici e Csx: il partito unico del Trentino.
I Civici non hanno quindi, per ammissione implicita, la forza di presentarsi come soggetto politico alternativo a quello attuale.
Sarebbero troppo simili e farebbero la fine del progetto grisentiano, da cui derivano.
La risposta della coalizione ha poi evidenziato tale situazione. Inutile aggiungere elementi uguali. Perché gestire con platee allargate?
Le accuse che facevamo al Sindaco di girare troppo il Trentino per le elezioni provinciali del 2018 non solo si sono confermate, ma hanno anche partorito un topolino.
Speriamo solo che il progetto valdughiano termini velocemente anche in Comune.
Per restituire velocemente ai cittadini roveretani le scelte.
MoVimento 5 Stelle – Comune di Rovereto
Portavoce consigliere comunale – Paolo Vergnano