Ciclabile del lago d’Idro: termine in scadenza per ottenere finanziamenti diretti dallo Stato

Lo scorso 21 aprile il M5S presentava un’interrogazione (4383/XV) per chiedere alla Giunta se intendeva attivarsi per presentare un programma di interventi per il completamento del collegamento ciclopedonale del lago d’Idro al fine di beneficiare dei finanziamenti diretti messi a disposizione dal Ministero dei Trasporti per lo sviluppo e la messa in sicurezza di itinerari e percorsi ciclabili e pedonali.

La Giunta potrebbe attuare gli impegni presi con gli ordini del giorno approvati dal Consiglio provinciale (227/XV e 273/XV) per incrementare la fruibilità del lago medesimo e delle sue rive potenziandone l’attrattività turistica. Tuttavia, il termine per la presentazione della domanda sta per scadere e insieme ad esso sta svanendo anche l’opportunità di anticipare i tempi per la realizzazione della ciclabile per collegare la valle del Chiese e la valle Sabbia. Il termine entro cui doveva essere fornita la risposta è invece già scaduto il 28 maggio.

Interrogazione a risposta scritta n. 4383

Premesso che

l’art. 20 della Legge del 9 agosto 2013 n.98 ha messo a disposizione l’importo complessivo di euro 12.348.426,00 per la realizzazione, in cofinanziamento, di un programma di interventi per lo sviluppo e la messa in sicurezza di itinerari e percorsi ciclabili e pedonali;

il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 481 del 29/12/2016 ha disposto il riparto delle risorse destinate a Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano per la realizzazione in cofinanziamento di un programma di interventi per lo sviluppo e la messa in sicurezza di itinerari e percorsi ciclabili e pedonali e ha definito la convenzione e le modalità di trasferimento dei fondi statali alle Regioni stabilendo il limite di 150 giorni per presentare il piano sull’uso di quelle risorse;

il 1° febbraio 2017 la Corte dei Conti ha registrato il decreto di riparto delle risorse tra le Regioni rendendo esecutivo il decreto ministeriale n. 481/2016. Il MIT finanzierà al 50% i programmi di intervento nel limite massimo destinato ad ogni Regione. Nella fattispecie sono stati assegnati 1.942.672,04 euro alla regione Lombardia e 225.749,03 euro alla Provincia autonoma di Trento;

la discrezionalità lasciata alle Regioni dal decreto attuativo sull’uso dei fondi è molto ampia per cui è possibile anche che le Regioni abbiano già dei loro progetti da sviluppare e non prevedano l’apertura di bandi agli enti locali. Per assicurarsi che le risorse siano impiegate i programmi di interventi vanno presentati entro il 1 luglio;

sulla base del riparto il MIT provvederà agli impegni di spesa a favore delle Regioni e delle Province autonome in relazione alle somme disponibili per gli esercizi finanziari 2016, 2017 e 2018, le quali potranno avviare le attività amministrative preordinate alla selezione delle proposte progettuali da parte degli Enti interessati ad ottenere il finanziamento ed alla conseguente formulazione del programma da finanziare così come previsto al comma 4 dell’art. 20 della Legge 98/2013;

i contributi statali per la realizzazione di interventi funzionali, comprensivi degli eventuali costi per la progettazione, che sulla base di analisi dell’incidentalità specifica, sull’individuazione dei fattori di rischio presenti in loco e delle tipologie di interventi più efficaci debbono essere dedicati al miglioramento della sicurezza stradale di ciclisti e/o pedoni, che fanno parte o consentono, la realizzazione, il completamento o l’ampliamento di un itinerario o percorso pedonale, anche inseriti in una rete o in un sistema di aree;

in particolare, possono essere effettuati interventi che prevedono a titolo esemplificativo:

  • a. realizzazione di piste ciclabili, anche in funzione di disimpegno alla sede stradale promiscua;
  • b. realizzazione di percorsi pedonali, attraversamenti pedonali semaforizzati, attraversamenti con isole salvagente, attraversamenti mediante passarelle, sovrappassi, sottopassi;
  • c. messa in sicurezza di percorsi ciclabili e pedonali;
  • d. creazione di una rete di percorsi ciclopedonali protetti o con esclusione del traffico motorizzato da tutta la sede stradale;
  • e. realizzazione di progetti per una mobilità sicura e sostenibile per pedoni, ciclisti e altri utenti vulnerabili, secondo criteri di sistematicità, coerenza, integrazione, orientamento su obiettivi specifici e misurabili, monitoraggio dei risultati e valutazione della loro efficacia, condivisione dei risultati delle esperienze;

le Regioni, le Province autonome e gli Enti locali ammessi a finanziamento assumeranno, per quanto di competenza, le funzioni di soggetti attuatori, in qualità di amministrazioni procedenti che, riguardo agli interventi selezionati, avranno la titolarità dei poteri, funzioni e compiti sulle attività amministrative inerenti la progettazione, l’esecuzione ed il collaudo/certificazione dei lavori e delle relative procedure di affidamento;

l’ordine del giorno n. 227/XV del 27 luglio 2016 “Completamento del collegamento ciclopedonale Valle Sabbia-Lago d’Idro-Valle del Chiese” impegna a mantenere alto l’impegno per l’utilizzo dei fondi destinati ai comuni di confine dell’alta Valle Sabbia e a valutare le modalità tecnicamente e finanziariamente sostenibili per completare il collegamento ciclo-pedonale Valle Sabbia – Lago d’Idro – Valle del Chiese, sulla base delle risorse finanziarie disponibili;

l’ordine del giorno n. 273/XV del 21 dicembre 2016 “Salvaguardia ambientale del lago d’Idro e del fiume Chiese e realizzazione di strutture ciclopedonali” impegna ad attivare un percorso partecipativo con le comunità locali delle aree di confine, la Provincia di Brescia e la Regione Lombardia finalizzato alla progettazione, del percorso ciclopedonale sul periplo del lago d’Idro che consenta di incrementare la fruibilità del lago medesimo e delle sue rive potenziando l’attrattività turistica;

il 16 febbraio 2017 è stata siglata l’intesa tra Provincia di Trento, provincia di Brescia e Regione Lombardia, la quale prevede l’impegno a promuovere il percorso ciclopedonale ad anello, lungo poco meno di 24 chilometri, sul periplo del lago d’Idro. La nuova ciclopedonale andrà ad integrarsi con la rete trentina realizzata dalla Comunità delle Giudicarie e consentirà di incrementare la fruibilità del lago e delle sue rive potenziandone l’attrattività turistica. Costo di progetto 10.018.000 euro coperti dal Fondo Comuni di Confine. Si prevede che l’opera sarà ultimata entro il 2023;

lo studio di fattibilità condotto dalla Provincia di Trento e comunicato all’interrogante il 23 marzo 2017 in risposta all’istanza del 10 marzo 2017, consta essenzialmente di una stima con riferimento a costi parametrici unitari assunti sulla base delle opere consimili realizzate in Provincia Autonoma di Trento, che si riporta di seguito:

in riferimento all’intervento “M – Prato della Fame-Spiaggio Contrabbandieri” è stata proposta anche un’opzione alternativa di maggiore complessità che determinerebbe uno scenario di intervento complessivo più oneroso, ipotizzando un totale di € 10.018.176,40;

il 7 aprile 2017, in occasione del convegno “Obiettivo turismo” a Nozza di Vestone (Bs), il presidente della Comunità Montana di Valle Sabbia, Giovannimaria Flocchini, ha affermato che i tempi sono maturi e che la Valle Sabbia e il lago d’Idro possono diventare la meta dei tanti turisti alla ricerca di una destinazione di qualità, dove vivere esperienze nella natura e che è necessario evitare personalismi e campanilismi per far nascere una nuova identità territoriale. In particolare, il presidente Flocchini, sottolineando il potenziale della Rocca d’Anfo e del battello sul lago d’Idro (ndr che fa tappa anche al porto Camarelle di Baitoni in provincia di Trento), ha rimarcato la necessità di procedere con il completamento dei collegamento ciclopedonale del lago d’Idro e della valle Sabbia per sviluppare il turismo e offrire opportunità occupazionali durature;

l’importanza del completamento ciclopedonale delle valli Giudicarie con la rete delle ciclabili lombarde e con il progetto di dorsale cicloturistica VENTO che connetterà Venezia con Torino è già stato portato all’attenzione della Giunta provinciale nelle interrogazioni 2204/XV, 3459/XV e 3952/XV, nell’interrogazione alla Camera dei Deputati 4/12989 e tramite i citati ordini del giorno. Tuttavia, i provvedimenti concreti per l’attuazione degli impegni e del potenziale turistico connesso per il riscatto del sistema economico locale della valle del Chiese sono collocati in un orizzonte temporale di lungo periodo rischiando di essere nuovamente e sistematicamente posticipati;

i finanziamenti e le opportunità contenute nel suddetto decreto del MIT consentono, invece, iniziando dalla sponda occidentale del lago d’Idro, di avviare in tempi celeri la progettazione per il collegamento ciclo-pedonale Valle Sabbia – Lago d’Idro – Valle del Chiese realizzando, a partire dall’anno in corso, le promesse e gli impegni assunti nei suddetti ordini del giorno e nell’intesa con beneficio diretto e durevole per le comunità locali stanziate sull’asta del fiume Chiese;

Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per conoscere

se intenda, ai sensi del Decreto 481 del 29 dicembre 2016 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, congiuntamente con la regione Lombardia, la provincia di Brescia e la comunità montana Valle Sabbia, presentare un programma di interventi per il completamento del collegamento ciclopedonale valle del Chiese – lago d’Idro – valle Sabbia attuando gli impegni presi con gli ordini del giorno 227/XV e 273/XV e con l’intesa siglata con regione Lombardia e provincia di Brescia il 16 febbraio 2017.

A norma di regolamento si richiede risposta scritta.

Cons. prov. Filippo Degasperi