Gilmozzi e lo studio Public Health di BBT SE

Il Consiglio provinciale, il 29 gennaio scorso, ha votato a stragrande maggioranza un punto della mozione M5S contro il progetto della nuova ferrovia del Brennero in cui si impegnava l’assessore alle infrastrutture Gilmozzi a fornire e rendere pubblico lo studio Public Health, che dal 2004 fino ad aprile 2008 è stato elaborato sotto la guida del professor Peter Lercher della Facoltà di medicina dell’Università di Innsbruck su commissione della BBT SE, la società incaricata della realizzazione del Tunnel di base del Brennero. Questo lungo e costoso studio, pagato attraverso le tasse dei cittadini, doveva costituire una base di valutazione per i consulenti tecnici incaricati della verifica dell’impatto ambientale del Tunnel di base del Brennero e fornire alle amministrazioni e ai cittadini che abitano le zone lungo l’asse del Brennero importanti informazioni sulle conseguenze del traffico con e senza la costruzione del tunnel su salute, ambiente, sicurezza e mobilità. La settimana successiva al voto del 29 gennaio, il gruppo consiliare M5S ha quindi fatto formale richiesta del documento e l’assessore Gilmozzi ha risposto che non gli era possibile fornirlo perché «la PAT non ne è in possesso».

Ricordiamo che tale studio, del volume di 9000 pagine, è posseduto dalla BBT SE, società il cui 50% delle azioni sono suddivise tra RFI e province di Trento e Bolzano. In passato, il Public Health era stato richiesto dai consiglieri provinciali bolzanini Dello Sbarba e Heiss nel 2009 e dal deputato M5S Riccardo Fraccaro nel 2013; recentemente, è stato nuovamente richiesto anche dai senatori del Gruppo per le Autonomie Palermo e Shullian in seguito ad una delibera del consiglio comunale di Egna (BZ). Dopo sei anni, non è ancora uscito dagli archivi della BBT SE!

L’assessore Gilmozzi deve ricordarsi di essere un dipendente dei cittadini e che è anche sua responsabilità il loro grado di informazione. Il Consiglio provinciale di Trento lo ha impegnato a fornire lo studio Public HealthÈ suo dovere, dopo tutte le promesse di trasparenza fatte in campagna elettorale, esigere dalla BBT SE tale documento. In caso contrario, oltre che venire meno al proprio compito, l’assessore rischierà di apparire complice di chi fino ad ora ha dimostrato di voler nascondere la verità ai cittadini.

Assessore, la invitiamo quindi a rivolgersi a BBT SE, Piazza Stazione, 1 – Bolzano; noi del MoVimento 5 Stelle, insieme ai cittadini di cui è dipendente, attendiamo fiduciosi le 9000 pagine dello studio Public Health.

Gruppo consiliare M5S Trentino e Alto Adige