Interrogazione scritta: Chiarimenti in merito al corso sulla risata – R.S.A. Lavis

CONSIGLIO COMUNALE DI LAVIS
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle

Trento, 1 settembre 2015

Egr. Sig.
Andrea Brugnara
Sindaco del Comune di Lavis

Oggetto: Corso sulla risata – R.S.A. Lavis

Con l’interrogazione n. 1234 del 23/01/2015 il Gruppo consiliare provinciale del M5S ha chiesto spiegazioni circa i costi e l’opportunità degli interventi formativi dedicati alla lotta allo stress e a favore della risata dei dipendenti degli enti pubblici citando un esempio verificatosi in un ufficio di una Comunità di Valle.

Il 20/05/2015 la Provincia ha risposto in modo incompleto e sommario, allegando solamente il riscontro della Comunità di Valle stessa e affidando a quest’ultima un quesito, il secondo, ritenuto non di sua competenza.

È anche stato chiesto, senza ricevere alcun riscontro, quali corsi siano stati affidati da strutture o da istituzioni afferenti al sistema P.A.T., inclusi enti territoriali e R.S.A., al professionista in questione e quale ne sia il costo attuale e quello sopportato dalle casse pubbliche per ciascun intervento negli anni 2011, 2012, 2013 e 2014.

Anche la terza domanda è stata solo parzialmente soddisfatta.

Essa chiedeva se la Provincia avesse mai verificato le modalità di svolgimento dei corsi e quali fossero state le ricadute misurate in termini di miglioramento dell’efficienza dell’apparato amministrativo o di benefici per gli utenti.

La P.A.T. si è giustificata con la motivazione di non poter influire sugli Enti locali circa le pianificazioni dei corsi quando la richiesta era invece indirizzata al loro controllo e svolgimento.

Comunque, letti i riscontri da parte di P.A.T. e Comunità di Valle della Val di Non, è stato sufficiente andare alla pagina web del sito Internet della consulente per apprendere delle notizie che mostrano una sua frequente attività nelle case di riposo del Trentino e in particolare in quella Lavis.

Scorrendo la sua biografia si apprende che non è un medico ma un assistente sociale che, come si legge nel suo sito, «coniuga nel suo stile formativo il rigore scientifico e le moderne conoscenze intorno a temi quali la fisica quantistica, la programmazione neurolinguistica (PNL), la psiconeuroendocrinoimmunologia promuovendo sempre stimoli culturali umanizzanti».

Premesso che per poter minimamente gestire materie come la fisica quantistica, la PNL e altre discipline legate al sistema endocrinologo è necessaria quanto meno una laurea in fisica, una in psicologia e una in medicina, va ricordato che al momento non esistono terapie di guarigione per l’Alzheimer.

Non risultano nemmeno dei protocolli scientifici legati ai metodi di questa consulente, approvati e certificati dall’ APSS, dalla Provincia o dal Ministero della Salute.

Notiamo che la consulente pubblicizza suoi servizi e interventi presso alcune RSA della regione ma sembrano più frequenti in quella di Lavis e si legge che consisterebbero in assistenza ai nuclei Alzheimer, formazione, supervisione scientifica.

Il 20 settembre 2014 la consulente partecipa anche al progetto e poi all’inaugurazione nel nucleo C.A.S.A della Apsp di Lavis nella veste di professionista in ambito socio sanitario.

È noto che tale struttura goda di una certa autonomia ma, essendo azienda pubblica, deve sottoporsi ai controlli e alle verifiche della P.A.T. che, per esempio, ne nomina i componenti del Consiglio di Amministrazione dopo le indicazioni del Sindaco di Lavis.

Sono giunte dai cittadini molte segnalazioni circa un presunto attrito tra la Direzione e il personale dovuto a contrasti sul riconoscimento dei buoni pasto e delle pause giustificato, a detta dei vertici, di una costante diminuzione dei fondi.

Sembrano esserci anche dei reclami che, per esempio, possono riguardare le porzioni dei pasti degli ospiti e un presunto obbligo per tutti i dipendenti di seguire non solo i corsi sullo «yoga della risata» ma, in generale, anche le indicazioni della consulente pur non facendo parte della Direzione.

A questo punto, di fronte al quotidiano richiamo da parte della Giunta provinciale alla spending review nella Sanità e alla richiesta di diminuire prescrizioni, esami e servizi, è d’obbligo chiedere dei costi delle attività assegnate e gestite da questa assistente sociale.

Ciò premesso, si interroga il Sindaco di Lavis per conoscere:

1. quali e quanti corsi o incarichi siano stati affidati alla professionista in questione dalla Apsp di Lavis,

2. se il Sindaco sia a conoscenza di queste lamentele nei confronti della gestione e amministrazione della Apsp di Lavis,

3. a quanto ammontano i costi di consulenze e incarichi di questa assistente sociale presso la Apsp di Lavis suddivisi per anno nell’ultimo quinquennio,

4. se il Comune abbia mai verificato lo svolgimento dei corsi e quali siano i fondamenti scientifici o parametri medici che giustificano gli interventi della consulente nel campo dei malati di Alzheimer e di altre patologie neurodegenerative,

5. se il Comune è a conoscenza di protocolli scientifici che attestino i metodi e le tecniche di questa assistente sociale,

6. con quali modalità la Apsp di Lavis seleziona i consulenti e come ha proceduto nel caso di questa consulente.

Sarah Pilati
Consigliere Comunale Lavis
Gruppo Consiliare MoVimento 5 Stelle