La processionaria infesta il Trentino e la PAT che fa per contrastarla?

Il Gruppo consiliare M5S ha depositato oggi un’interrogazione per chiedere alla PAT a quale punto sia arrivata l’infestazione da processionaria e quali misure siano state messe in atto per la prevenzione e la lotta contro di essa. Il portavoce provinciale Filippo Degasperi ci tiene a sottolineare la gravità del fenomeno, del quale si è accorta in modo evidente la stampa e i cittadini. Esso è ormai allarmante in alcune zone di Trento e si sta diffondendo velocemente e in modo predominante nella Valle dei Laghi e nell’Alto Garda. Spiega Degasperi: “La normativa nazionale dedicata alla lotta alla processionaria esiste da anni e i cambiamenti climatici, non più periodici come affermano i tecnici della PAT, combinati ad una varietà arborea di gradimento dell’insetto, hanno contribuito all’infestazione che riguarda sia i terreni pubblici che privati. I nidi della processionaria, al pari dell’insetto, sono pericolosi per l’uomo e gli animali domestici. Si tratta perciò di un argomento anche di salute pubblica che riguarda soprattutto i bambini e chi soffre di allergie. Di fronte a tutto ciò alcuni funzionari pubblici comunali e provinciali si limitano a commentare che il fenomeno è dovuto a periodi eccezionali causati da inverni miti. Bisognerebbe invece spiegare ai cittadini quale sia stata la sorveglianza, il controllo e il contrasto all’insetto infestante messi in atto in questi anni.”. A Degasperi non sfugge infine la constatazione che i boschi della Valle dei Laghi e della zona del Garda nei quali la processionaria si diffonde velocemente, sono proprio quelli frequentati dai turisti nei periodi di fine inverno e primavera. Di certo non un bel biglietto da visita.

 interrogazione infestazione da processionaria 31.03.2015