Fiume Chiese, galleria della Val Vestino, lago d’Idro. Tutte le incognite dell’accordo fra Trentino e Lombardia


«Il 17 gennaio scorso presentavamo un’interrogazione, l’ennesima, riguardo le intenzioni della PAT nei confronti della gestione del fiume Chiese, del lago d’Idro e del tunnel della Valvestino, tutte realtà oggetto di accordi fra Provincia di Trento e Regione Lombardia sulla cui saggezza era ed è lecito nutrire molti dubbi. Per il tunnel a senso unico alternato che dovrebbe collegare la Val Vestino al Trentino manca qualsivoglia studio costi/benefici. Intanto l’opera vede uno stanziamento complessivo per 32,4 milioni di euro, ma ci sono eminenti studi i quali sostengono che il costo complessivo sarà di almeno 110 milioni di euro, cosa che se confermata porrebbe interrogativi inquietanti su un progetto che non potrebbe essere portato a termine in base ai denari a disposizione.

Non ci sono però solo problemi di sostenibilità economica. Gli accordi sul tunnel della Val Vestino e sulla gestione delle acque di fiume Chiese e Lago d’Idro lasciano grossi interrogativi anche da un punto di vista ambientale. È questo l’oggetto principale di un’altra interrogazione, depositata il 24 febbraio (3952/XV) (a piè di pagina testo integrale), con la quale evidenziamo come a nostro giudizio Trentino e Lombardia stiano procedendo senza curarsi degli effetti che le loro scelte potranno avere su ambiente e territori, guidati forse da altre priorità, legate ad interessi economici lontani, che vedono nelle acque un mero strumento di profitto.

La verità è che l’accordo fra PAT e Regione Lombardia è pieno di incognite, e infatti di risposte alle nostre domande per ora ne sono arrivate molto poche (qui le altre interrogazioni). Noi però non ci arrendiamo e continueremo a sostenere la causa di coloro che vivono nei pressi del Chiese, del lago d’Idro e della Val Vestino, piuttosto che quella di potentati economici distanti e famelici».

Cons. prov. Filippo Degasperi
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle

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INTERROGAZIONE N. 3952/XV A RISPOSTA SCRITTA (17 gen ’17)
Opere pubbliche finanziate con il fondo dei comuni confinanti e con risorse provinciali dirette 

Con l’interrogazione a risposta scritta 3458/XV datata 24 agosto 2016, avente ad oggetto “Sui progetti strategici relativi alla Provincia di Brescia finanziati con il cd. Fondo Comuni”, al 10 gennaio 2017 ancora senza risposta, si chiedevano spiegazioni in ordine alle iniziative di partecipazione attiva e di condivisione dei progetti strategici relativi all’impiego dei fondi per i comuni confinanti destinati agli enti locali dell’Alta Valle Sabbia in provincia di Brescia e agli eventuali obblighi previsti dal D.lgs 152/2006 con particolare riferimento al collegamento in galleria del Trentino-Valvestino;

all’interrogante, in data odierna, non risulta che siano stati approvati atti di indirizzo dagli organi rappresentativi delle comunità locali trentine sulla galleria in oggetto, non risulta nemmeno che gli uffici provinciali abbiano inoltrato informazioni agli stessi in ordine agli sviluppi della programmazione del territorio e, nello specifico, dell’opera in oggetto. Ciò è comprovato dalle dichiarazioni rilasciate agli organi di stampa locali dal sindaco di Bondone, le quali attestano l’assoluta mancanza di informazione sia nei confronti dell’ente da lui rappresentato che della Comunità delle Giudicarie: «Noi del tunnel non sappiamo niente, io ho solo una planimetria con una riga che parte da Bondone e arriva in Valvestino. Abbiamo richiesto per due volte informazioni al servizio provinciale competente e all’assessore. Non ci hanno mai risposto … [ …] Noi non siamo sfavorevoli però vorremmo essere informati sulle modalità. Sapere almeno quando cominciano e quando finiscono, dove scavano, dove portano il materiale che estraggono e così via. A oggi di tutto questo il Comune di Bondone non è informato. Aggiungo che ho chiesto al presidente della Comunità (ndr delle Giudicarie) Giorgio Butterini se ne sapesse qualcosa, ma anche lui è all’oscuro di tutto» (fonte: «Sul tunnel per la Valvestino Bondone non è informato» di S.M. – Trentino, 22 novembre 2016);

le dichiarazioni del sindaco del Comune di Bondone in ordine alla mancanza di trasparenza che caratterizza la progettazione dell’opera sono riconfermate in una dichiarazione alla stampa bresciana: «Non ho capito cosa hanno firmato, sono molto preoccupato perché ho più volte chiesto informazioni alla Provincia sia riguardo allo sbocco della galleria della Valvestino che dovrebbe interessare il nostro territorio, sia sulla questione dei livelli del lago, ma non ho ancora ricevuto una risposta. Quello che so a oggi riguardo all’accordo lo apprendo dalla stampa. Vi pare una cosa sensata e giusta?» (fonte: Accordo per l’Eridio: non solo applausi di M.R. – BresciaOggi, 24 novembre 2016);

la Giunta della Regione Lombardia, con deliberazione X/5496 del 2 agosto 2016, e la Giunta provinciale della Provincia Autonoma di Trento, con delibera 1995/2016 dell’11 novembre 2016 hanno approvato lo “Schema di accordo di collaborazione tra Regione Lombardia, Provincia Autonoma di Trento e la Provincia di Brescia per la valorizzazione dell’area vasta del lago d’Idro e per la gestione coordinata delle risorse idriche del bacino idrografico del fiume Chiese”. Tuttavia, per la provincia autonoma di Trento, l’attuazione dell’accordo era subordinata, insieme all’autorizzazione alla spesa, all’entrata in vigore della legge di variazione del bilancio 2016-2018 della provincia di Trento di cui al DDL approvato con deliberazione della giunta provinciale n. 1875 dd. 2.11.2016 (ddl 174-175-176/XV);

per quanto concerne l’opportunità dell’opera in oggetto le criticità maggiori sono state portate all’attenzione dell’opinione pubblica già nel marzo del 2016 da Legambiente, organizzazione che, nel corso della presentazione di una ricerca a firma dell’economista Renato Pugno, esperto internazionale di analisi preliminari della fattibilità economica finanziaria delle opere pubbliche, ha definito il progetto inopportuno e insostenibile dal punto di vista finanziario. «Secondo le nostre stime parametriche che si basano sul progetto preliminare – ha osservato Pugno – la realizzazione del tunnel comporterà una spesa di 110 milioni di euro a fronte dei 34 previsti … […] l’area d’influenza della galleria interesserà principalmente solo l’1% circa della popolazione delle due provincie, escluse le aree metropolitane di Trento e Brescia, circa 13 mila abitanti. Significativo è il confronto con il tunnel realizzato tra Schio e Valdagno, per un bacino di 66 mila abitanti, con costi d’investimento al chilometro sostanzialmente uguali, ma con traffici enormemente superiori rispetto agli 873 abitanti di Bondone e Valvestino» (fonte: Valvestino e Garda dentro il tunnel dei dubbi di L.S. di M.R. – BresciaOggi, 3 marzo 2016);

l’assenza di un’analisi costi-benefici predisposta dai proponenti dell’opera che dimostri la strategicità dell’opera è stata ribadita anche dal responsabile trasporti di Legambiente Lombardia, Dario Balotta, il quale, in una prima occasione, ha affermato che i flussi di traffico non sono sufficienti a sostenerne il costo (fonte: «Legambiente boccia il tunnel» di S.M. – Trentino, 6 agosto 2016). In una seconda occasione, in tempi più recenti, lo stesso Balotta ha lanciato un’ulteriore allarme come emerge dalla stampa regionale lombarda: «10 km una sola canna a senso unico alternato dal costo di 32,4 milioni non trova alcuna giustificazione visto l’esiguo numeri di veicoli che percorrono la valle. Quelle risorse pubbliche andrebbero utilizzate per il rilancio del turismo sostenibile e per la tutela dell’assetto idro-geologico … […] va fatta una valutazione costi–benefici di entrambe le opere… […] È paradossale che un ente in via di scioglimento (ndr la provincia di Brescia) si getti in due avventure infrastrutturali di dubbia utilità e di enorme impatto ambientale». (fonte: L’allarme di Legambiente di F.P. – Il Giorno, 7 gennaio 2017) -:

Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per conoscere

1. quali sono le motivazioni tecniche e/o politiche che hanno indotto la Giunta provinciale a non trattare con provvedimenti amministrativi distinti la regolazione dei deflussi del fiume Chiese e dei livelli delle acque del lago d’Idro (allegato A del.prov.1995/2016) e la costruzione delle opere pubbliche finanziate con il fondo dei comuni confinanti e con risorse provinciali dirette (allegato B del.prov.1995/2016), in ragione della necessità di valutare gli impegni finanziari e le azioni ivi contenute separatamente;

2. se, prima di procedere alla formale sottoscrizione dello schema di accordo, la Giunta intende adottare urgentemente le iniziative di competenza volte a produrre un’analisi costi-benefici del galleria Trentino-Valvestino e renderla pubblica allo scopo di consentire un’adeguata valutazione della stessa da parte dei soggetti interessati;

3. se sia stato prodotto un documento di pianificazione economico-finanziaria per il progetto della galleria Trentino-Valvestino e se eventualmente intende renderlo pubblico;

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INTERROGAZIONE N. 4125/XV A RISPOSTA SCRITTA (24 feb ’17)
Effetti sull’ambiente prodotti dalle modalità di gestione della risorsa idrica del fiume Chiese e del lago d’Idro definite nell’accordo tra la Regione Lombardia e le Province di Trento e Brescia

Premesso che

nel documento di attuazione del 2016-2018 del programma di sviluppo provinciale, prodotto dal Servizio Pianificazione e Controllo Strategico e approvato nel novembre 2015 in allegato alla delibera della Giunta provinciale n.1969 del 13 Novembre 2015 figura la voce “Miglioramento dei collegamenti fra la provincia e le regioni confinanti, da finanziare con le risorse del fondo per lo sviluppo dei comuni confinanti. In particolare è prevista la progettazione per i lavori della galleria di collegamento tra la Valvestino e il Trentino”. Nel documento di attuazione non si fa riferimento a finanziamenti diretti della Provincia Autonoma di Trento per la costruzione della galleria Trentino-Valvestino ma si prevede la mera progettazione dell’opera senza indicare le risorse da impiegare per finanziarla;

con delibera n.2136 del 2 dicembre 2016 sono stati approvati gli Obiettivi del Programma di Gestione 2016. L’obiettivo n.8 del Dipartimento Infrastrutture e Mobilità (Codice intervento 5_4_2adeg. Collegamenti con regioni confinanti) prevede il “Miglioramento dei collegamenti tra la Provincia e le regioni confinanti, da finanziare con le risorse del fondo per lo sviluppo dei comuni confinanti. In particolare, prevista la progettazione per i lavori della galleria di collegamento tra la Valvestino e il Trentino. Il valore atteso di tale obiettivo è “Avvio della redazione del progetto definitivo della galleria – entro dicembre 2016”;

la galleria Trentino-Valvestino è stata inserita nell’Allegato B “Schede interventi” dello “Schema di accordo di collaborazione tra Regione Lombardia, Provincia Autonoma di Trento e la Provincia di Brescia per la valorizzazione dell’area vasta del lago d’Idro e per la gestione coordinata delle risorse idriche del bacino idrografico del fiume Chiese” approvato preliminarmente dalla Giunta provinciale della Provincia Autonoma di Trento, con delibera 1995 dell’11 novembre 2016, in subordine all’approvazione del disegno di legge di variazione di bilancio della Provincia Autonoma di Trento 174-175-176/XV;

nella medesima delibera 1995/2016 si evidenzia peraltro che:

– l’erogazione a favore della Provincia autonoma di Trento delle somme di competenza di Regione Lombardia per l’intervento Collegamento Trentino – Valvestino potranno essere previste con differenti modalità rispetto a quelle indicate nell’art. 6, comma 2 dell’Accordo di collaborazione, potranno essere regolate anche attraverso una successiva e conseguente convenzione tra i due enti;

– in base a quanto segnalato dal Dipartimento Infrastrutture e mobilità della Provincia Autonoma di Trento con nota prot. n. 519835 del 6.10.2016 inerenti l’esigenza di dettagliare meglio le attività del cronoprogramma per il predetto collegamento, il “timing di attuazione” dell’intervento Valvestino (fasi di progettazione, realizzazione e monitoraggio dell’intervento medesimo), per come definito nella deliberazione regionale n. X/5496 del 2 agosto 2016 e ripreso nell’allegato B – Scheda n. 1 dell’accordo di cui alla presente deliberazione, va considerato quale cronoprogramma provvisorio e potrà essere rivisto nel dettaglio in base ad atti integrativi e di chiarimento che potranno essere disciplinati anche direttamente tra le competenti strutture delle due amministrazioni;

nell’allegato B, oltre a specificare i fondi di copertura per la realizzazione dell’opera (ODI 2010/2011 per € 18.792.000,00; Provincia Autonoma di Trento per € 6.000.000,00; Regione Lombardia per € 4.000.000,00; Comune di Magasa per € 1.500.000,00 a valere su FCC; Comune di Valvestino per € 1.500.000,00 a valere su FCC; Fondo Comuni di Confine per € 608.000,00), si fissa un termine di 3 mesi dall’avvio della delega per approvazione della progettazione preliminare e l’affidamento incarichi e la progettazione definitiva;

la galleria Trentino-Valvestino, pur rientrando nella categoria delle opere relative alle strade extraurbane secondarie, non risulta tra le opere contenute nel Piano stralcio degli interventi per la viabilità e la mobilità di interesse del territorio della Comunità delle Giudicarie, soggetto a valutazione ambientale strategica, bensì solo nel piano delle opere infrastrutturali (allegato B) programmate nel suddetto schema di accordo;

la pianificazione territoriale delle opere e dei programmi di gestione delle risorse previsti da Allegato A “Protocollo operativo temporaneo tra Regione Lombardia e Provincia autonoma di Trento in attuazione dei punti 12) e 13) della deliberazione della Giunta provinciale n. 1710 del 3 luglio 2008”, Allegato B “Schede interventi” e Allegato C “Proposte programmatiche” del suddetto schema di accordo non sono state sottoposte a valutazione ambientale strategica (VAS) nonostante gli stessi possano produrre effetti rilevanti sugli equilibri ambientali;

la mancata valutazione ambientale dell’intero schema di accordo o di singole parti che lo compongono non appare conforme alle disposizioni contenute nei seguenti atti normativi: Direttiva del Parlamento europeo del Consiglio 27 giugno 2001, n. 2001/42/CE concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente; Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”; Legge provinciale 29 agosto 1988, n. 281 e ss.mm. “Disciplina della valutazione dell’impatto ambientale e ulteriori norme di tutela dell’ambiente”; e Decreto del Presidente della Provincia 14 settembre 2006, n. 15-68/Leg “Disposizioni regolamentari di applicazione della direttiva 2001/42/CE, concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente, ai sensi dell’articolo 11 della legge provinciale 15 dicembre 2004, n. 10”. Le predette disposizioni disciplinano la valutazione ambientale strategica in provincia di Trento e, nello specifico, prevedono che siano sottoposti a valutazione strategica anche i piani o programmi, diversi da quelli per cui è obbligatoria la sottoposizione a VAS, nonché le modifiche e/o varianti ai piani o programmi, che possono avere effetti significativi sull’ambiente;

Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per conoscere

  1. le motivazione per cui la Giunta, fino a questo momento, non ha ritenuto di avviare la procedura di individuazione dei possibili effetti sull’ambiente prodotti dalle modalità di gestione della risorsa idrica del fiume Chiese e del lago d’Idro previste dall’allegato A) e dalla realizzazione delle opere previste dall’allegato B) del menzionato schema di accordo;

  2. se, prima della sottoscrizione dello schema di accordo, intenda procedere con la verifica di assoggettabilità degli allegati A) e B) per determinare la significatività degli effetti sull’ambiente con particolare riferimento alla regola di gestione dei livelli del lago d’Idro, ai deflussi del bacino idrico del Chiese e al progetto per la costruzione della galleria stradale Trentino-Valvestino.

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INTERROGAZIONE N. 3458/XV A RISPOSTA SCRITTA (24 ago ’16)

Sui progetti strategici relativi alla Provincia di Brescia finanziati con il cd. Fondo Comuni confinanti

In data 30 giugno 2016 il Comitato paritetico per la gestione dell’intesa del Fondo Comuni Confinanti con la deliberazione n.11 avente ad oggetto “Intesa disciplinante i rapporti per la gestione delle risorse (c.d. Fondo Comuni confinanti) di cui all’articolo 2, commi 117 e 117 bis, della legge 23 dicembre 2009, n.191 e s.m.i. – finanziamento dei progetti strategici relativi alla Provincia di Brescia – stralcio Area Valle Sabbia – art. 6, comma 1, lettere a), b) e c) dell’Intesa” ha approvato il finanziamento della “Proposta di Programma dei Progetti Strategici per la Provincia di Brescia” – relativamente all’ambito “Valle Sabbia”, trasmesso con nota pervenuta in data 27 maggio 2016, regolarizzata con nota pervenuta in data 9 giugno 2016, nonché integrato con nota pervenuta in data 30 giugno 2016, per un importo di Euro 10.708.000,00 a fronte di un costo complessivo di progetto di Euro 46.395.000,00, come da schede allegate alla stessa Proposta di programma e meglio precisato nelle premesse.

I presenti con diritto di voto alla riunione per l’approvazione della deliberazione: il presidente del comitato On. Roger De Menech, per il Ministro degli affari regionali e le autonomie; Marco D’Elia, per la Regione del Veneto (con delega per la riunione del 30 giugno 2016); Ugo Parolo, per la Regione Lombardia; Roberto Rubbo, per Provincia autonoma di Bolzano (con delega per la riunione del 30 giugno 2016); Ugo Rossi, per la Provincia Autonoma di Trento; Daniela Larese Filon, per la Provincia di Belluno; Alessandro Pedrini, per la Provincia di Sondrio (con delega per la riunione del 30 giugno 2016).

I presenti senza diritto di voto: Massimiliano Adamoli, in qualità di Sindaco del Comune di Dolcè (VR – 2625 abitanti); Federico Venturini, in qualità di Sindaco del Comune di Magasa (BS – 142 abitanti); Armando Cunegato, in qualità di Sindaco del Comune di Valli del Pasubio (VI – 3342 abitanti).

Tra le opere finanziate si distingue la “Realizzazione di un collegamento tra Trentino (comune di Bondone) e i Comuni di Valvestino e Magasa” il cui costo complessivo è di 32.400.000 Euro e corrisponde al 70% della somma delle risorse pubbliche messe in campo dai soggetti componenti dell’intesa. Nella fattispecie le fonti per il finanziamento dell’opera sono le seguenti: 608.000,00 Euro a valere sul Fondo Comuni Confinanti; 21.792.000,00 Euro derivanti dalle progettualità dei Comuni di Magasa e di Valvestino (di cui Euro 18.792.000,00 al progetto già ammesso al finanziamento sull’Avviso 2010-2011 del Fondo ODI, posizione n. 14 della relativa graduatoria, approvata con la deliberazione dell’ODI n. 8 del 18 maggio 2012, ed alle annualità 2015, 2016 e 2017 dei due comuni di cui al citato art. 6, comma 1, lettera d) dell’Intesa per complessivi Euro 3.000.000,00); 4.000.000,00 Euro dalla Regione Lombardia; 6.000.000,00 Euro dalla Provincia Autonoma di Trento;

Il finanziamento diretto e indiretto della Provincia Autonoma di Trento per la realizzazione dell’opera corrisponde all’81,25% mentre la quota in carico alla Regione Lombardia è del 18,75%. La progettazione e la realizzazione dell’intervento sono state delegate alla Provincia autonoma di Trento come da convenzione stipulata fra l’ODI e il Comune di Valvestino in data 8 agosto 2013. Considerata la popolazione del comune di Valvestino (n.184 ab.) e di Magasa (n.142 ab.), il costo pro-capite corrisponde all’incirca a 100.000 Euro per abitante.

Il 2 giugno 2015 in un’intervista alla stampa il sindaco di Magasa rivendicava le opere pubbliche finanziate con i fondi ODI, i quali erano ritenuti dallo stesso una vera e autentica fonti di salvezza. Dall’intervista si apprendeva che negli ultimi anni il sindaco aveva portato sull’altopiano di Valvestino una pioggia di finanziamenti che avrebbero coperto le spese di tutte o quasi le opere pubbliche comunali per un investimento di circa 3 milioni da avviare entro la fine dell’estate. Tre le opere elencate: due mini centrali idroelettriche sull’acquedotto comunale finanziate con fondi Odi per 796.500 euro; acquisto di una malga a da ristrutturare a Cima Rest a scopi didattici per 797.200 euro; nuovo parcheggio all’ingresso di Magasa e sistemazione dell’arredo urbano per un altro milione di euro su fondi Odi 2013 e 2014. Si rileva incidentalmente che ai finanziamenti provenienti dalle province autonome si aggiungono quelli ministeriali dal bando dei “6000 campanili” per il rifacimento del tetto del museo-fienile e del “Tavagnù” (edificio sempre a Cima Rest che ospita una struttura ricettiva) beneficiando di 400.000 euro (fonte: “Venturini: «Così porterò Magasa in Trentino»”, Bresciaoggi, 2 giugno 2016).

Il 20 luglio 2015, a seguito della prima seduta consiliare, il nuovo sindaco del comune di Magasa nonché albergatore a Riva del Garda (Tn) dichiarava: «Questa amministrazione dovrà traghettare in Trentino il nostro Comune, quindi è importante l’adesione unanime alle importanti scelte che andremo a proporre. Nel programma proposto, accanto all’aspetto economico, utilizzare i finanziamenti dei Comuni confinanti per migliorare le strutture ricettive presenti sul territorio coinvolgendo i privati, intendo velocizzare gli appalti per iniziare i lavori del tunnel che collega la valle al Trentino» (fonte: “Magasa, nuovo sindaco per i quasi trentini”, Trentino, 20 luglio 2015).

Il 19 agosto 2015 il senatore e segretario del PATT Panizza, partecipava alla tradizionale manifestazione “Valvestino nell’Impero”, svoltasi a Moerna, frazione di Valvestino, evento organizzato per ricordare l’anniversario della nascita di Francesco Giuseppe, imperatore austro-ungarico, sovrano dal 1848 al 1916 anche di Magasa e Valvestino. Il senatore Panizza, circondato da alcune Compagnie di Schützen coglieva altresì l’occasione per spiegare il disegno di legge da lui presentato per consentire l’aggregazione dei comuni di Magasa e Valvestino alla Regione Trentino-Alto Adige (fonte: “Comuni di confine, Panizza interviene a Valvestino”, 19 agosto 2015).

Con il disegno di legge n.553 della XVII Legislatura del Senato a prima firma del senatore e segretario del PATT Panizza si propone che i comuni di Valvestino e di Magasa siano distaccati dalla regione Lombardia e aggregati alla regione Trentino-Alto Adige/Südtirol, nell’ambito della provincia autonoma di Trento. Il disegno di legge è stato assegnato alla 1ª Commissione permanente (Affari Costituzionali) in sede referente il 27 giugno ma la trattazione non ha ancora avuto avvio nonostante le comunità locali si siano già espresse con un referendum popolare e la Regione Lombardia abbia già dato parere favorevole. Un disegno analogo è stato depositato dal deputato ed ex iscritto del PATT Mauro Ottobre alla Camera dei Deputati.

In data 28 luglio 2016, su sollecitazione del menzionato Ottobre, il ministro Costa si è detto disponibile a esaminare la questione dei comuni confinanti di Magasa e Valvestino e la loro volontà di passare sotto l’amministrazione della Provincia di Trento (fonte: “Il ministro Costa: «Non cancelleremo l’Autonomia, siete un modello»”, L’Adige, 28 luglio 2016).

Nelle considerazione della deliberazione n.11 del 30 giugno 2016 il comitato paritetico evidenzia come lo strumento di “programmazione negoziata” abbia individuato una rilevante partecipazione attiva e di condivisione dei vari soggetti in quanto integra progettualità già ammesse a finanziamento in precedenti Avvisi del Fondo Comuni Confinanti (progetto Galleria Val Vestino) e completi le fonti di finanziamento con ulteriori risorse da parte della Provincia Autonoma di Trento e della Regione Lombardia, nonché con la scelta di due comuni della Lombardia confinanti col Trentino di destinare tre annualità di cui all’articolo 6, comma 1, lettera d) dell’Intesa, ad un progetto di area vasta.

Con la recente deliberazione n. X/5496 del 02/08/2016 la Giunta della Regione Lombardia ha approvato lo schema di convenzione tra Regione Lombardia ed il Fondo Comuni Confinanti per l’attuazione della proposta di programma di interventi strategici per l’ambito Valle Sabbia nel territorio di Brescia; ha approvato lo schema di Accordo di collaborazione tra Regione Lombardia, Provincia Autonoma di Trento e la Provincia di Brescia, ai sensi dell’art. 15 della legge 241/90 e ss.mm.ii., per la valorizzazione dell’area vasta del Lago d’Idro e per la gestione coordinata delle risorse idriche del bacino idrografico del fiume Chiese e contestualmente ha revocato la DGR 4521 del 10/12/2015, delegando la Provincia Autonoma di Trento alla progettazione ed alla realizzazione del collegamento Trentino – Valvestino il cui costo complessivo è di € 32.400.000 e i cui fondi di copertura sono i seguenti: risorse del soggetto proponente Euro 6.000.000; contributo del Fondo Comuni di Confine Euro 608.000; Odi 2010/2011 Euro 18.792.000; Regione Lombardia Euro 4.000.000; Comune di Magasa per Euro 1.500.000; Comune di Valvestino per Euro 1.500.000.

La convenzione di Århus sull’accesso alle informazioni, sulla partecipazione del pubblico e sull’accesso alla giustizia in materia ambientale, la quale ha determinato la direttiva 2003/35/CE ed è stata attuata con il decreto legislativo n. 152 del 2006 (testo unico ambiente), ha sancito il diritto del pubblico ad essere informato fin dalla fase iniziale del processo decisionale in merito all’oggetto e alla natura delle decisioni da adottare che abbia impatti significativi sull’ambiente. In particolare si evidenziano l’art. 3-sexies del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” che regola il “Diritto di accesso alle informazioni ambientali e di partecipazione a scopo collaborativo“ e l’art.6 “Oggetto della disciplina” che afferma che la valutazione ambientale strategia riguarda i piani e i programmi che possono avere impatti significativi sull’ambiente e sul patrimonio naturale.

Il sito internet www.fondocomuniconfinanti.it risulta essere entrato in funzione solo nella primavera del 2016.

Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per conoscere

  1. se la procedura negoziata, la rilevante partecipazione attiva e la condivisione dei vari soggetti a cui si fa riferimento nelle premesse in ordine al progetto della galleria della Valvestino , abbiano riguardato anche gli enti locali della Provincia Autonoma di Trento sul cui territorio si concluderebbe l’opera e, in caso positivo, attraverso quali atti di indirizzo politico-amministrativo i predetti enti abbiano espresso il loro parere,

  2. se e con quali modalità, ai sensi del D.lgs 152/2006 e ss.mm., nell’elaborazione e nell’approvazione della proposta di Programma dei Progetti Strategici per la Provincia di Brescia relativamente all’ambito Valle Sabbia, il comitato paritetico per la gestione dell’intesa o i soggetti partecipanti all’intesa abbiano assicurato la partecipazione del pubblico nel procedimento di elaborazione, di modifica e di riesame delle proposte degli stessi piani o programmi prima dell’adozione della deliberazione 11 del 30 giugno 2016,

  3. se, in che data e con quali iniziative, ai sensi del D.lgs 152/2006 il comitato paritetico per la gestione dell’intesa o i soggetti partecipanti all’intesa abbiano dato avviso mediante pubblicazione nei propri siti web della proposta di programma allo scopo specifico di offrire informazioni sulla partecipazione del pubblico e di raccogliere informazioni dal pubblico medesimo,

  4. se corrisponde al vero che l’approvazione del disegno di legge n.553 della XVII Legislatura del Senato e dell’analogo disegno presentato alla Camera che propongono il passaggio dei comuni Magasa e Valvestino alla regione Trentino-Alto Adige siano subordinati ai finanziamenti provenienti dalla provincia autonomo di Trento in ordine alle opere illustrate nelle premesse.