Le risposte inadeguate di Olivi, Rossi e Mosna riguardo il TAV Brennero

I candidati Olivi, Rossi e Mosna si sono recentemente espressi riguardo la questione della nuova ferrovia del Brennero, la più grande opera pubblica mai progettata in Provincia di Trento oltre che la più importante opera infrastrutturale attualmente in fase di realizzazione in Italia.

Alessandro Olivi dichiara di volere lo spostamento del traffico merci dalla strada alla rotaia. Mi dispiace, assessore, ma il tempo è scaduto! La Comunità europea, infatti, avvierà quasi certamente nel 2015 una procedura di infrazione ai danni dell’Italia poiché non ha rispettato i limiti dell’inquinamento imposti nel 2008. Ala e Bolzano registrano infatti lungo la A22 un inquinamento pari solo a quello di città come Milano e Roma. Nessuna misura di trasferimento del traffico – che ridurrebbe così l’inquinamento – è stata portata avanti finora e per questo al Brennero la ferrovia trasporta solo il 30% del traffico merci totale (in Svizzera è invece il 60%). Il PD ritiene che tale trasferimento avverrà solo con la nuova ferrovia del Brennero, per cui verrà devastato il delicato territorio trentino scavando dal Brennero a Verona 191 km di gallerie lungo le valli dell’Isarco e dell’Adige al costo di 60 miliardi di euro.

Ugo Rossi ha dichiarato in un recente confronto televisivo che al Trentino semplicemente serve la TAV – l’argomento è piuttosto generico -, forse dimenticando che una ferrovia per il trasporto merci già esiste e che è utilizzata solo al 30% della sua capacità. Se la linea ferroviaria fosse gestita come avviene poco più a nord in Austria, si potrebbe trasportare il 60% del totale delle merci che oggi passano al Brennero.

Diego Mosna, infine, durante la stessa trasmissione, ha detto che è a favore dell’opera che si sta già realizzando e che sarà terminata tra «5-10 anni». Nei progetti elaborati dalla PAT è invece indicato che ci saranno cantieri per 30 anni e che, tra l’altro, i danni alle risorse idriche superficiali e sotterranee saranno numerosi e praticamente certi.

Olivi, Rossi e Mosna dimostrano di non conoscere sufficientemente la questione o ne tralasciano volontariamente aspetti decisivi. Ciò non è accettabile, visto che tale opera avrà un impatto enorme sulle finanze trentine nei prossimi decenni e produrrà danni insanabili al nostro ambiente. Il M5S propone di risolvere il problema dell’inquinamento generato dal traffico merci sulla A22 fin da subito e senza realizzare la nuova ferrovia, usando al 100% della sua capacità la ferrovia storica, incentivando il traffico merci su rotaia rendendolo economicamente più vantaggioso di quello su gomma e attuando delle politiche di contenimento del traffico merci sulla A22.

di Andrea Fogato – Candidato M5S