M5S Trentino incontra Duiella e Pardatscher di A22 SpA

Trento, giovedì 17 settembre ’13

Andrea Fogato, candidato consigliere del M5S, ha incontrato il presidente e l’amministratore delegato di A22 SpA nella sede della società di Via Berlino. Durante l’incontro, che era stato richiesto dal M5S Trentino, si è parlato del traffico merci lungo il corridoio del Brennero e Duiella ha risposto ad alcune questioni poste da Fogato.

Innanzitutto, la questione dell’inquinamento generato dal traffico dei mezzi pesanti sulla A22: per rispettare i limiti imposti dalla UE, il traffico dovrebbe essere ridotto del 45% entro gennaio 2015. Tale obiettivo non sembra raggiungibile viste le poche e non decisive misure messe in campo di cui ha parlato Duiella, quindi l’Italia quasi certamente subirà una procedura di infrazione.

In secondo luogo, A22 ha confermato la riduzione del traffico pesante attraverso il Brennero in corso negli ultimi due anni: «Ciò – dice Fogato – sottolinea sia l’errore di BBT SE, la società che sta realizzando il Tunnel del Brennero, nelle previsioni di traffico che motiverebbero la realizzazione della nuova ferrovia del Brennero, sia i dati che venerdì 11 ottobre il Ministero delle Infrastrutture ha fornito rispondendo ad un’interpellanza di Riccardo Fraccaro (M5S) in Parlamento».

Duiella e Fogato hanno concordato sull’importanza strategica del trasporto merci su rotaia. «Per questo motivo – dice Duiella – A22 ha in passato investito in questo settore acquisendo Rail Traction Company e Lokomotion Gmbh, società che si occupano di trazione ferrovia in Italia e Germania, e ha, più recentemente, impegnato risorse nel futuro centro intermodale di Isola della Scala (VR)». «In Italia – dice Duiella – la quota di merci che viaggiano su rotaia è ancora bassa rispetto a quella su gomma per motivi prettamenti economici: il trasporto su gomma è oggi più conveniente. L’Eurovignetta – direttiva UE del 2011 per cui un TIR paga una tassa in base a quanto inquina – in Italia non è ancora stata applicata». Fogato sottolinea che il prezzo dei pedaggi, che è deciso dal Ministero delle Infrastrutture, è cinque volte più basso rispetto a quelli svizzeri e austriaci, e ciò provoca la presenza di un 30% di traffico deviato, cioè di TIR che, poiché più conveniente economicamente, percorrono la A22 facendo una strada più lunga invece di passare, per esempio, attraverso la Svizzera.

«La ferrovia storica – prosegue Fogato – è sottoutilizzata da RFI, che la impiega per 250 giorni operativi all’anno; in Svizzera e Austria, invece, i giorni operativi sono 350». Duiella aggiunge che al Brennero i TIR provenienti da Nord scendono dall’autostrada viaggiante – la Ro.La. – e si immettono nella A22 perché costa meno che proseguire sulla ferrovia. Se la situazione non cambierà, anche quando sarà pronta la nuova ferrovia del Brennero, i TIR continueranno a viaggiare sull’autostrada.

Fogato conclude l’incontro affermando che il M5S, attraverso i suoi parlamentari, continuerà il suo percorso cercando di spingere il Ministero delle Infrastrutture ad attivare al più presto politiche volte ad un immediato trasferimento del traffico merci dalla strada alla ferrovia. Facendo ciò, innanzitutto non sarebbe necessaria la nuova ferrovia del Brennero, ed in secondo luogo i cittadini delle valli dell’Isarco e dell’Adige vivrebbero fin da subito in un ambiente meno inquinato.

Ripreso da LaValsugana.it – L’Adige