La Provincia sta tergiversando in maniera incomprensibile sulla riapertura del punto prelievi di Storo, una situazione che mi ha indotto a vederci chiaro con un’interrogazione apposita.
In questi giorni tanti cittadini ma anche figure istituzionali mi hanno contattato per esprimere il loro sconcerto misto a preoccupazione per la perdurante situazione di chiusura del punto prelievi allestito da anni nella casa della salute di Storo. È comprensibile. Il servizio prelievi interessa migliaia di persone e verso di esso c’è quindi molto interesse. A fronte di ciò sulla sua perdurante chiusura non pare si trovino spiegazioni comprensibili.
Mi risulta che la APSP Villa San Lorenzo, che fornisce il personale infermieristico sia pronta a partire e che lo stesso Comune di Storo abbia sollecitato l’assessore provinciale Segnana a procedere con la riapertura, anche dicendosi disponibile a fornire se necessario supporto. A quanto pare però non è ancora arrivata alcuna risposta, eppure sono già state emanate linee guida che renderebbero possibile procedere con la riapertura del punto prelievi.
Una situazione che si può a buona ragione definire incomprensibile e alla quale si deve porre rimedio quanto prima.
Per sollecitare a procedere con la riapertura del punto prelievi, ma anche per capire a quali ragioni sia da attribuirsi questo disdicevole ritardo, ho presentato un’interrogazione al Consiglio provinciale stigmatizzando il danno causato ai cittadini del Comune di Storo e della Valle del Chiese, avvenuto, sembra, senza peraltro degnarsi di fornire alcuna spiegazione in merito.
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