Un Canile… ma solo per un tempo limitato


L’iniziale entusiasmo percepito nell’esposizione del progetto e delle tempistiche del nuovo canile di Trento è andato scemando mano a mano che lo svolgimento della presentazione si spingeva nello specifico. Sicuramente buona la notizia che entro fine febbraio dell’anno prossimo il progetto dovrebbe vedere la sua conclusione. Meno buona la notizia che dopo anni di dubbi, verifiche, ipotesi e non-decisioni l’area individuata è un area di proprietà di Trentino Trasporti che darà in comodato per 10 anni la stessa. Questo comporta peraltro il fatto che vi sia la possibilità che fra 10 anni dovrà essere spostato nuovamente. Si scopre peraltro che l’area è soggetta ad inquinamento elettromagnetico per un elettrodotto ad alta tensione che influisce su un parte consistente dello stesso ma considerata di minore rilevanza in quanto solo zona di sgambamento. Come dire, se riferito agli umani, i bambini a casa non hanno problemi ma al parco si!

Vi è inoltre un aspetto importante che riteniamo di particolare rilevanza. Nel seguire la progettazione, che non discutiamo a livello tecnico né metodologico, riteniamo però un errore non aver interpellato anche le più importanti associazioni animaliste per cercare di trovare una sintesi metodologica che possa far fronte alle varie necessità legate agli animali ed ai cani n particolare. Sembra mancare un progetto di informazione, formazione e cultura nella gestione degli animali nei confronti dei loro proprietari che dovrebbe viaggiare parallelamente alla gestione di un ricovero come quello in previsione. Si dovrebbe avere cura di evitare di importare animali da fuori regione perché l’evidente conclusione è quella di vedere sacrificate adozioni e cure per tutti i cani tranne che per quelli trentini. Non da ultimo il fatto che il progetto e la sua realizzazione non è oggetto di decisioni del Consiglio comunale per cui non ci resta altro che evidenziare le nostre perplessità sperando che si possa trovare modo di sciogliere i nodi sopra evidenziati. Nel contempo sollecitiamo il Comune e la Provincia ad aggiustare le leggi attuali nei confronti degli animali che poco dicono in merito al loro benessere ed alla buona convivenza e rispetto tra uomo ed animale.

Alternative? Portare i cani a Rovereto, Bolzano o Verona. Beh in fondo lo facciamo anche con i rifiuti. Per fare un opera provvisoria e sottoposta ai campi elettromagnetici tanto vale non farla, siamo dell’idea che un opera di tale genere per essere portata avanti debba seguire tutti i criteri oggettivi indispensabili, altrimenti possono essere solo soldi buttati.

I consiglieri comunali M5S di Trento
Andrea Maschio
Paolo Negroni
Marco Santini