Marini (M5S): Nella selezione interna alla Fondazione Edmund Mach, i vincitori ci erano già stati segnalati prima delle prove.


In questi giorni la Fondazione Edmund Mach ha diramato gli esiti di una selezione interna tramite la quale ben 29 professionisti qualificati hanno potuto ottenere un avanzamento di carriera. Di per sé sarebbe anche un fatto positivo… solo che già il 20 agosto scorso una fonte anonima ci aveva segnalato quali, a suo avviso, sarebbero stati i nominativi dei vincitori dei vari bandi interni. Ebbene con grande stupore (ma non troppo…) abbiamo scoperto che il nostro informatore ci aveva visto giusto. Su 29 posizioni ne ha azzeccate 28! Che si tratti di un caso di preveggenza? O forse individuare i nominativi dei vincitori non era poi così difficile, sapendo come girano certe cose? Il dubbio ci attanaglia. Nel frattempo stiamo cercando di contattare la fonte anonima per chiederle i numeri del superenalotto…

Battute a parte: l’8 agosto scorso presentavo un interrogazione (la 709/XVI, a oggi senza risposta) con la quale chiedevo lumi in merito a quella che mi appariva come una situazione di scarsa trasparenza e meritocrazia riguardante la gestione del personale della Fondazione Edmund Mach. A quanto mi veniva segnalato c’erano concorsi per posizioni poi non occupate, graduatorie interne stilate ma non utilizzate, personale tecnico di elevata professionalità contrattualizzato con la qualifica di “operaio stagionale”, mancanza di una pianta organica interna per l’organizzazione del personale, revisioni dei livelli di inquadramento sulla base di criteri assai poco chiari e via discorrendo, fino alle ultime selezioni interne, che apparivano “mirate” già dalla lettura dei bandi, visto che secondo i nostri informatori solo leggendoli sarebbe stato piuttosto semplice conoscere in anticipo i nomi di quelli che avrebbero dovuto essere i vincitori. Ci era anche stato specificato come gli iscritti alle selezioni avessero ricevuto per mail i nominativi dei componenti delle varie commissioni giudicanti. Ebbene, ci veniva fatto presente come fossero tutti commissari interni a FEM, non figurando fra di loro alcun tecnico o figura esterna. A seguito del deposito dell’interrogazione, il 20 agosto, una nuova mail anonima ci segnalava i nominativi di quelli che ad avviso della fonte sarebbero stati i vincitori delle varie selezioni. Previsione che, come detto, si rivelava estremamente accurata, visto che in base alle risultanze di questi giorni risultavano azzeccate le indicazioni di 28 posizioni su 29.

Stando così i fatti viene da pensare che i dubbi sulla trasparenza delle procedure di selezione interna a FEM qualche fondamento lo avessero e purtroppo è molto difficile credere che si adottino certi comportamenti per arrivare a scegliere i più meritevoli fra i partecipanti. Di solito infatti, opacità e “bandi su misura” servono proprio per fare tutto il contrario.

Per quanto mi riguarda la situazione appare assai grave. FEM è sì un ente di diritto privato ma è anche finanziato quasi solo dalla Provincia Autonoma di Trento, cioè dal pubblico. Ne consegue che trasparenza e meritocrazia sarebbero dovute, ed è per questo che da parte mia e del M5S c’è l’intenzione di fare tutto il possibile affinché situazioni come quelle descritte sopra non abbiano più a verificarsi.

 

MoVimento 5 Stelle Trentino


Alex Marini
Portavoce
Consigliere del MoVimento 5 Stelle in Provincia di Trento
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