Situazione della Marangoni intollerabile

La situazione del Gruppo Marangoni di Rovereto è intollerabile e incomprensibile. Intollerabile, perché la cifra degli esuberi annunciati cresce di mese in mese (erano 50 in agosto, 80 in dicembre e 120 oggi) mentre i vertici aziendali mancano costantemente di spiegare se per quest’azienda esista un qualche futuro in Trentino che vada oltre l’attività di incenerimento dei pneumatici. Incomprensibile perché a fronte degli allarmi lanciati da noi e dai lavoratori ormai da lungo tempo, non solo le istituzioni non si sono attrezzate ma al contrario hanno continuato pervicacemente a sostenere il Gruppo con aiuti pubblici ingentissimi a fronte dei quali non risulterebbero oggi ulteriori impegni in termini di livelli occupazionali da parte dell’azienda che invece sembra si starebbe attrezzando per il trasferimento in Sri Lanka di alcune linee produttive. Senza dimenticare la Cassa integrazione, ricordiamo i 15 milioni ottenuti dalla Provincia per investimenti ai sensi della L.P. 6, i leaseback da 45 milioni di Trentino Sviluppo e da ultimo, proprio mentre il Gruppo annunciava i primi 50 esuberi, altri 5 milioni sotto forma di sottoscrizione delle obbligazioni di Marangoni Meccanica. Non capiamo come sia anche solo possibile tollerare una situazione simile e quanto ancora si dovrà attendere perché la Provincia intervenga in maniera risoluta per chiarire le prospettive. Si sta aspettando che si smontino completamente le linee di produzione e si trasferisca tutto all’estero (magari lasciandoci l’inceneritore)? Sarebbe l’ennesima riedizione di una storia già vista troppe volte. Il Gruppo vuole andarsene dal Trentino? Benissimo, qui siamo tutti per la libertà di impresa. Però prima di levare le tende passi dalla tesoreria e renda quanto incassato da Stato e Provincia.

Cons. prov. Filippo Degasperi
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle