Affrontare la pandemia con ragionevolezza


Non esiste altro criterio per affrontare la pandemia se non quello della gradualità, della ragionevolezza.
Per riaprire e non tornare più indietro è necessario procedere con adeguata proporzionalità in ogni decisione.
È una convinzione che con il Movimento 5 Stelle abbiamo condiviso da subito e che oggi ribadiamo con convinzione, dopo che i fatti stanno premiando la determinazione della nostra linea.
Allestire improvvisate raccolte firme o soffiare sul fuoco del disagio del Paese non serve: lo testimonia, d’altronde, anche la repentina retromarcia di chi fino a ieri urlava contro le scelte più logiche e ragionate.
La rabbia e la frustrazione di operatori economici e cittadini meritano rispetto, vanno ascoltate e tenute in considerazione.
Non vanno strumentalizzate.
Questa pandemia non si può combattere con la pancia: dobbiamo usare la testa e i numeri, perché la politica deve poter contare sul supporto della scienza senza esimersi dalla responsabilità di operare le scelte nell’interesse comune.
Chi farnetica di scorciatoie o di facili soluzioni sta pensando ai sondaggi e non al bene del Paese.
Chi lavora senza proclami su traiettorie percorribili non è un “rigorista”: semplicemente tiene davvero all’Italia e vuole più di tutti un rapido ritorno alle nostre sacrosante libertà.