Il Distretto agricolo dell’Alto Garda e la partecipazione dei cittadini nella pianificazione territoriale

Venerdi 27 settembre presso la sala della Rocca di Riva del Garda si è tenuta la serata per aggiornare la cittadinanza sull’avanzamento delle pratiche per la costituzione del Distretto Agricolo dell’Alto Garda e per parlare di strumenti di democrazia diretta nella gestione del territorio. Il candidato M5S Oscar Armanini ha organizzato e moderato l’incontro con l’intento di dare risalto alla voce dei comitati e raccogliere le loro istanze.

Armanini sintetizza gli elementi cruciali emersi nel corso della discussione: «Nel 2007 ben 9000 cittadini in soli 70 giorni sottoscrissero il testo dell’iniziativa popolare e nel 2008 questo fu approvato e trasformato in legge (ndr n.15/2008). Purtroppo a distanza di 5 anni la legge non è stata ancora attuata. Inizialmente le colpe erano attribuibili al ritardo nell’istituzione della Comunità di Valle ed alle resistenze dei sindaci locali. Una volta appianati questi problemi, sono stati gli assessori provinciali competenti, Mellarini e Gilmozzi, a bloccare l’iter amministrativo tenendo nel cassetto la bozza dell’intesa istituzionale ed il regolamento dell’agenzia del distretto agricolo».

Duilio Turrini, uno degli attivisti che si è adoperato per la realizzazione del progetto, ha messo in luce una situazione preoccupante. Negli ultimi 50 anni più del 50% del suolo agricolo pianeggiante è stato consumato dall’antropizzazione umana a seguito del mutamento del modello di sviluppo. Se negli anni ‘60 i settori prevalenti erano agricoltura, turismo e cura della salute, agli inizi del Terzo Millennio i settori prevalenti sono industria, turismo, edilizia e commercio, tutti in crisi ad accezione del comparto turistico.

Tale cambiamento ha trascinato il territorio gardesano verso un lento ma inesorabile declino. L’agricoltura è oramai un’attività marginale. Nonostante un clima favorevole si evidenzia una forte dipendenza alimentare dall’esterno mentre la maggioranza delle proprietà fondiarie appartiene a soggetti che non esercitano la professione agricola. Infine, l’urbanizzazione selvaggia ha compromesso irrimediabilmente la qualità del suolo determinando altresì un degrado del paesaggio, bene collettivo per eccellenza.

A fronte della gravità della situazione, gli obbiettivi dell’iniziativa popolare sono tuttora attuali e quanto mai urgenti da realizzare. Turrini scandisce: «Sono la tutela dell’ambiente e la valorizzazione dell’agricoltura intesa come attività multifunzionale a beneficio del territorio e quindi dell’intero tessuto socio-economico».

Nel suo intervento, Stefano Longano ha sottolineato come sia fondamentale dotare i cittadini di strumenti vincolanti per incidere concretamente nei processi decisionali e nella formazione delle leggi. La Confederazione elvetica è l’esempio migliore da seguire. L’esponente di Più Democrazia in Trentino è netto: «In Svizzera, quando i cittadini prendono l’iniziativa e la maggioranza dei cittadini stessi la vota in una consultazione popolare, questa è attuata del Governo senza alcun ritardo. I vantaggi ai fini della tutela ambientale sono evidenti, tant’è che la Costituzione svizzera – modificabile con lo strumento dell’iniziativa popolare senza quorum (ndr in Italia nota come referendum propositivo) – è una delle più avanzate al mondo in termini di salvaguardia del paesaggio e dei beni naturali».

La serata si è conclusa con l’intervento del candidato presidente Filippo Degasperi, il quale esprimendo apprezzamento per l’ottimo lavoro fatto dal coordinamento ambientalista gardesano rivendica l’esclusività del Movimento 5 Stelle nel panorama politico provinciale: «Siamo gli unici tra le forze politiche che può garantire discontinuità. Il nostro programma evidenzia le nostre prerogative. E’ stato scritto dai cittadini per i cittadini poiché il MoVimento opera nell’interesse dell’intera comunità e non di speculatori e ristretti gruppi di potere. I beni comuni sono la priorità del M5S. Politica dal basso e non accordi al ribasso. Noi vogliamo valorizzare le proposte della società civile e controllare da vicino l’operato dei rappresentanti politici introducendo strumenti di democrazia diretta efficaci».

Presentazione di Duilio Turrini

Genesi e sviluppo del progetto del distretto agricolo del Garda Trentino

Intesa istituzionale 2012_02_06 da SV

Legge istitutiva parco agricolo

Regolamento bozza aprile2012 rivista dicembre 2012

L’iter della proposta di Più Democrazia in Trentino

1009_I Cinque Stelle sul parco agricolo1013_Il distretto agricolo diventa tema di scontro