Referendum Cavalese e democrazia diretta

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Ieri, a Cavalese, i cittadini sono stati chiamati a esprimersi in merito al nuovo progetto di ricostruzione del teatro comunale, distrutto nel 2013 a seguito di incendio.

Il referendum non ha raggiunto il quorum per essere valido, cioè il 30% degli aventi diritto al voto; tuttavia ha prevalso la scelta di ricostruire il teatro come era in origine.

Questo risultato, al di là della validità, deve essere considerato da parte di chi ha il potere e la facoltà di decidere come progettare la ricostruzione, perché chi ha partecipato ha il diritto di essere ascoltato.

Inoltre, questo referendum dimostra ancora una volta che la partecipazione deve essere incentivata attraverso una più ampia e costante informazione circa l’importanza del coinvolgimento popolare nelle scelte che riguardano tutta la comunità.

Il quorum zero nei referendum va verso questa direzione: decide chi partecipa. In questo modo crescerebbe il numero di persone interessate a partecipare per esprimere il proprio parere (voto).

Noi del M5S puntiamo verso questo processo di ampliamento e potenziamento degli strumenti di democrazia diretta, e nel nostro programma abbiamo delle proposte valide e concrete, come, appunto, il referendum senza quorum; la previsione di referendum propositivi e confermativi anch’essi senza quorum e di iniziativa popolare con la possibilità di elaborare proposte alternative da sottoporre al voto sono essenziali per assumere decisioni nell’interesse esclusivo della collettività con indiscutibili effetti sulla bontà degli investimenti.

Mario D’Alterio
Candidato alle elezioni della Provincia autonoma di Trento 2018