Degasperi replica al duo Varisco Cunego

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Comunicato Stampa inviato in replica all’articolo pubblicato ed ignorato da:

quotidiano adige barrato

Vengo nuovamente tirato in ballo a sproposito dal “Comitato Cristo Re” (articolo allegato) che nonostante non si sia mai fisicamente palesato nei confronti pubblici avuti con assessore e circoscrizione continua a beneficiare di ampio spazio al contrario dei consiglieri comunali M5s di Trento a cui lo spazio ad oggi non è stato concesso. Chiedo quindi di poter replicare adeguatamente.

Prendo atto innanzitutto che alcune delle accuse mosse in precedenza al sottoscritto e al M5s sono di colpo sparite. In compenso se ne materializzano altre che, chiaramente finalizzate a obiettivi personalistici, seguiranno la stessa sorte.
I sigg. Varisco e Cunego (quest’ultimo mi pare di ricordare che nel 2013 avesse criticato anche l’iniziativa del M5s contro la precedenza concessa alla realizzazione delle barriere antirumore alle neonate Albere rispetto agli altri quartieri) utilizzano in questo nuovo attacco al sottoscritto e al M5s, individuati come responsabili dei disagi che i cittadini sopportano per le nuove modalità di esercizio della ferrovia del Brennero, numeri e parole distorcendone funzioni e contesto.
Per quanto riguarda le parole, come già spiegato nella replica del 29 agosto (che forse il duo non ha letto per intero) i miei riferimenti all'”ex Scalo Filzi”, citati come pietra dello scandalo, sono contenuti in un paio di interrogazioni che servivano ad accendere i riflettori e a chiedere conto dell’iniziativa presentata il 25 febbraio 2010 dal dirigente de col e mai attuata (allegato 1). Interrogare su progetti pubblici (non del M5s) propagandati ma non realizzati penso rientri nella normalità e nulla ha a che fare con le iniziative e i successivi confronti (sempre pubblici) con cittadini, circoscrizione e provincia.
Parlando di numeri, abbassandoci nostro malgrado al livello della guerra tra poveri, i 1614 residenti che il “duo Cristo Re” intenderebbe tutelare senza curarsi degli altri 3758, sono quelli individuati dalla Relazione APPA 2015 tra via F.lli Fontana e via Lavisotto ma che, come evidente dalla figura 1.3 riportata a pag. 9 del documento (allegato 2), hanno poco a che fare con il sito oggi incriminato. I binari lungo via Brennero (vedi foto, che come zona urbana ritengo possa essere considerata, dal punto di vista della densità abitativa, “deserta”) non sono infatti compresi nella circonferenza che sulla mappa individua i censiti interessati ai disagi e che arriva fino a Piazza G. Cantore. Con ciò non si vuol certo affermare che la scelta della Provincia e di RFI (non condivisa dal M5s) non comporti conseguenze negative ma di certo tali conseguenze non ricadono sui numeri citati del tutto impropriamente dal duo. Si consideri anche che i treni (in teoria) spostati in via Brennero sarebbero 2 su 15 e che sempre secondo la stessa Relazione (pag. 30, allegato 3) già stazionavano in via Lavisotto in orari notturni.
E’ singolare però che, con tutte queste cose da raccontare al giornale nessuno del “comitato Cristo Re” si sia mai preso la briga di presentarsi e intervenire ai confronti pubblici. Se qualcuno tra i sigg. Varisco e Cunego avesse partecipato agli incontri svolti nel corso del 2016 per discutere la questione, avrebbe anche potuto leggere il documento (inviato a chi agli incontri c’era) con cui l’Assessore Gilmozzi dichiara che alcuni treni (3 su 15) sarebbero partiti “dallo Scalo Filzi” (allegato 4). Se poi chi decide ha cambiato idea non è certo responsabilità né del sottoscritto né del m5s.
I sigg. Varisco e Cunego possono continuare a giocare con la tastiera, le parole e i numeri e possono continuare a fare riferimento a chi ha spessore politico maggiore ma che finora (almeno sul tema specifico) ha preferito rimanere nell’ombra. Il M5s risponderà se chiamato in causa a sproposito e continuerà a dedicarsi ai fatti e agli atti politici. E quelli relativi alla questione della tutela della salute dei residenti lungo la ferrovia sono di uno “spessore” tutt’altro che “surreale”. Forse è proprio questo che, fin dal 2013, da fastidio al “duo Cristo Re”.

Cons. prov. Filippo Degasperi
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle

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Articolo Adige Varisco